FABRIANO – Incontro sulle problematiche degli istituti comprensivi fabrianesi e i rappresentanti della Giunta. Non si realizzerà la scala esterna a Marischio. Tempi lungi per la nuova scuola Don Petruio. Altri interventi calendarizzati. Assemblee anche con gli organi collegiali scolastici, dunque i rappresentanti dei genitori. Poi, in autunno tre assemblee pubbliche aperte alla cittadinanza, una per ciascun istituto comprensivo.
Proficua riunione fra gli assessori ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, e alla Pubblica istruzione, Simona Lupini, con i vertici scolastici degli istituti comprensivi Fernanda Imondi Romagnoli, Marco Polo e Aldo Moro.
«Si è trattato di un incontro molto proficuo dove sono state esaminate tutte le istanze delle scuole cittadine sia dal punto di vista sociale-didattico che logistico-strutturale», racconta l’assessore Pascucci.
Molte le novità emerse. «Per quel che riguarda la scuola di Marischio abbiamo annunciato che non porteremo a compimento quanto aveva progettato la precedente Amministrazione comunale. Dunque, non sarà realizzata la scala esterna. L’edificio scolastico non ha alcun problema con le norme antisismiche, ma è troppo piccola. In attesa di poter individuare un nuovo edificio, all’occorrenza anche costruendolo ex novo perché i residenti della frazione devono mantenere la scuola, si è concordato che non coinviene investire sull’esistente. Piuttosto le classi saranno composte da un numero limitato di alunni.
Così facendo, sempre dal punto di vista sismico, la scala esistente è sufficiente. Si faranno dei piccoli interventi sulle porte che si aprono verso l’interno. Speriamo di poter accedere a fondi per la ricostruzione anche per questo progetto di una nuova scuola a Marischio», evidenzia l’assessore pentastellato.
Sono stati evidenziati e calendarizzati alcuni interventi alla Mazzini e alla Giovanni Paolo II per la vulnerablità sismica. «In particolare, abbiamo già incaricato due professionisti senza aspettare i fondi sisma. Verificheremo, a breve, alla Aldo Moro alcune infiltrazioni che sono state evidenziate. In più si è concordato che le piccole manutenzioni dovranno avere una scadenza regolare per essere portate a termine».
Capitolo Don Petruio. La scuola danneggiata dal sisma del 2016 è stata abbattuta e ora si attende che tutto l’iter burocratico venga portato a compimento per la ricostruzione. «Noi abbiamo fatto tutti i passi, ora la procedura di appalto è in mano all’ufficio Ricostruzione. C’è stata una sola offerta e deve essere valutata e poi affidare i lavori. Abbiamo sollecitato, portando la questione anche al tavolo Anci della scorsa settimana. Spero che per settembre-ottobre ci sia l’affidamento dei lavori. Probabile a questo punto che tutto l’intero prossimo anno scolastico sarà svolto nei locali che occupano da un anno: all’ex Fermi».
Infine, parole tranquillizzanti anche per la scuola di Santa Maria. I genitori hanno raccolto firme per paura del campanile della Chiesa che sovrasta l’edificio scolastico. «La scuola di Santa maria non presenta alcun problema dal punto di vista sismico. La chiesa e il campanile sono oggetto di lavori affidati dalla Curia di Fabriano per miglioramenti sismici. Seguiremo il tutto, ma al momento è una scuola sicura. L’unico aspetto che modificheremo sarà quello riguardo al piano di evacuazione per problemi legati al cancello che si apre con difficoltà e, soprattutto, porterebbe gli studenti dal lato campanile. Per maggiore sicurezza, invece, invertiremo la direzione d’uscita degli studenti».
L’intenzione della nuova Giunta era di effettuare un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza prima dell’avvio del prossimo anno scolastico. «Abbiamo concordato, però, di seguire un’altra procedura. Entro l’avvio del nuovo anno scolastico ci sarà un nuovo incontro con i dirigenti scolastici e gli organi collegiali (consigli di classe e di istituto) per approfondire anche con i genitori le nostre intenzioni e ascoltare meglio le loro istanze. In questa prima fase è meglio gestire la fase della conoscenza con un numero limitato di persone. Successivamente, però, all’insegna della massima trasparenza, saranno indette tre assemblee pubbliche, aperte a chiunque. Una per ciascun istituto comprensivo».