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JP Industries: Porcarelli versa 5milioni di euro e ottiene la proroga della cassa integrazione

Firmato il prolungamento dell'ammortizzatore sociale al ministero del Lavoro fino al 31 dicembre 2019. Si è in attesa che Invitalia confermi se è riuscita a trovare un partner da affiancare alla JP. Le Istituzioni regionali pronte a sostenere il progetto

Il summit di oggi al ministero del Lavoro

FABRIANO – Cinque milioni di euro di ricapitalizzazione immessi nelle casse della JP Industries di Fabriano. Finalmente, l’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli, dimostra fattivamente di voler andare avanti con questa realtà industriale. In cambio, ottiene l’utilizzo della cassa integrazione per altri dodici mesi. Dunque, il reddito dei lavoratori è garantito dall’ammortizzatore sociale. Il tutto in attesa che Invitalia confermi se è riuscita a trovare un partner industriale e finanziario da affiancare alla JP. Le Istituzioni regionali pronte a sostenere il progetto.

Una mattinata importante per la newco di Fabriano, JP Industries, che ha acquistato il comparto bianco della ex Antonio Merloni, vale a dire gli stabilimenti cittadini di Santa Maria e Maragone, e quello umbro di Gaifana, riassumendo 700 lavoratori equamente distribuiti fra Marche e Umbria. Nella sede del ministero del Lavoro, infatti, è stata siglata la proroga della cassa integrazione per ulteriori dodici mesi, dunque fino al 31 dicembre 2019. Si tratta del settimo anno di utilizzo consecutivo dell’ammortizzatore sociale in questione.

Per ottenere questa proroga, però, l’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli, ha dovuto immettere liquidità nelle casse dell’azienda, esattamente cinque milioni di euro. «Alle regioni Marche e Umbria il compito di definire il piano di politiche attive per sostenere il progetto», rimangano i rappresentanti di Fiom-Fim-Uilm presenti all’incontro. Nello specifico circa 9 milioni di euro destinati a impianti volti alla produzione di elettrodomestici innovativi, fondi derivanti dall’Accordo di programma.

«Si aspetta nelle prossime settimane, la convocazione del tavolo al Mise per verificare la possibilità di individuare un partner, per monitorare lo sviluppo del progetto industriale per fare in modo che la cassa integrazione non sia fine a sé stessa, ma serva al rilancio dell’azienda», concludono le parti sociali.

Il riferimento è al compito affidato a Invitalia per la ricerca di un partner finanziario e industriale da affiancare alla realtà produttiva di Fabriano.