FABRIANO – «La squadra è concentrata, nei ragazzi vedo uno spirito molto positivo. Insomma, ci crediamo, pur coscienti del valore degli avversari». A parlare è Daniele Aniello, allenatore della Janus Fabriano, in vista del primo match delle Fase Nazionale per la promozione in serie B, in programma domenica 7 maggio in casa (PalaGuerrieri, ore 18) contro il Green Basket Palermo.
«Sarà importante iniziare bene: in un girone a quattro squadre è fondamentale fare punti da subito, anche perché giochiamo in casa», gli fa eco il capitano Michele Bugionovo, memore probabilmente di quanto accadde l’anno scorso alla Janus, che cominciò male e poi non riuscì più a rientrare in corsa.
Dunque il primo avversario è Palermo, allenato da Marco Verderosa. Chi ha buona memoria, lo ricorderà – da giocatore – brevemente nella Libertas Fabriano in C1 dieci anni fa. E come compagno di squadra aveva Sergio Quercia, che ora gioca nella Janus. Verderosa ha per le mani una squadra indubbiamente valida, che ha concluso al secondo posto il campionato siciliano.
Il coach fabrianese Aniello ha studiato più possibile gli avversari. «Palermo è una squadra prestante – riferisce – con esterni pericolosi e un pivot importante per la categoria come l’americano Williams, che viene regolarmente rifornito a centro area. Penso, comunque, che noi abbiamo gli uomini per poter contenere la sua forza. Quella siciliana è una squadra di qualità e penso proprio che potrà venir fuori una bella partita».
Ecco la rosa del Green Basket Palermo che giocherà domenica a Fabriano: Simone Vitale (guardia, 1.80, 1999), Marco Giancarli (play, 1.80, 1995), Mirko Gentili (guardia, 1.89, 1993), Giorgio Biondo (guardia, 1.82, 1999), Sergio Mantia (capitano, ala, 1.88, 1991), Giuseppe Lombardo (ala/pivot, 1.95, 1983), Claudio Forzano (play/guardia, 1.82, 1992), Gianni Travisano (ala, 1.92, 1986), Andrea Lombardo (ala, 1.95, 1990), Davide Tagliareni (ala, 1.92, 1993), Darrin Lamar Williams (pivot, 2.04, 1986).
Arbitreranno l’incontro i signori Alessio Paccariè di Cerveteri (Rm) e Andrea Coraggio di Sora (Fr).