FABRIANO – Si chiamerà “Strada di Francesco” e non sarà soltanto una moderna superstrada che unisce due capoluoghi superando l’isolamento delle aree interne, a servizio di cittadini e imprese: la Perugia-Ancona, opera ormai vicina al completamento, si prepara ad essere anche una porta d’accesso ai tesori storici, ai piccoli borghi, alle ricchezze naturalistiche ed enogastronomiche di Umbria e Marche, nonché ai percorsi spirituali sulle tracce dei luoghi che riguardano la vita di San Francesco. E anche Fabriano potrà beneficiarne.
Anas ha presentato oggi, 2 maggio, ad Assisi il Piano di valorizzazione turistico culturale dell’itinerario, durante la tappa umbra del roadshow “Congiunzioni” che sta attraversando tutto il Paese per celebrare i 90 anni di Anas.
Il tema è stato approfondito in un convegno che si è svolto al teatro Lyrick di Assisi, al quale hanno partecipato: Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria; Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche; Ennio Cascetta, Presidente Anas; Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato Anas; Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi; Stefano Brufani, docente di Studi Francescani presso l’Università degli Studi di Perugia; Paolo Desinano, già docente di sistemi informativi per il turismo presso CST di Assisi.
«Anas – ha affermato il Presidente Ennio Cascetta – vuole andare oltre il concetto di infrastruttura come opera materiale di acciaio, cemento e asfalto, puntando a un concetto di opera tramite la quale accedere, apprezzare e promuovere i territori d’Italia. Il nostro impegno per favorire la cultura e il turismo attraverso le infrastrutture stradali prosegue con la Perugia-Ancona, dopo altre importanti esperienze recenti come, tra le altre, la “Strada degli scrittori” tra Agrigento e Caltanissetta e la campagna di valorizzazione turistico culturale delle località lungo la A2 Autostrada del Mediterraneo».
Secondo l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, «Umbria e Marche stanno vivendo una fase storica dal punto di vista stradale grazie al Progetto Quadrilatero e ad altre importanti opere che Anas sta realizzando. Basti pensare che il nostro piano investimenti 2016-2020 prevede lavori per 2,9 miliardi di euro in queste due regioni. Dopo l’apertura della Foligno-Civitanova e del tratto umbro della Perugia-Ancona con il completamento di quest’ultima sarà definitivamente superato lo storico isolamento delle aree interne. I nuovi collegamenti possibili tra le due coste e verso le grandi vie di comunicazione – ha aggiunto – generano enormi opportunità per Umbria e Marche dal punto di vista economico-industriale, turistico e culturale».
Il Piano di valorizzazione sarà sviluppato da Anas insieme alle due Regioni, con le quali è già operativo un tavolo di lavoro. Il progetto prevede tra le principali iniziative: la realizzazione di un portale web dedicato alla “Strada di Francesco” in cui sia possibile consultare la mappa, gli svincoli e gli itinerari turistici www.stradadifrancesco.it on line da oggi e in corso di implementazione; la realizzazione di un nuovo prodotto editoriale, una Guida sui luoghi della vita del Santo e sugli itinerari culturali e turistici raggiungibili attraverso la strada; cartellonistica stradale agli svincoli per promuovere tali itinerari; una app che offra la possibilità di generare percorsi e itinerari personalizzati e rendere semplicemente fruibili contenuti provenienti dagli archivi dei beni archeologici e storico-artistici; un’attività sui social basata sulla possibilità di scattare, personalizzare e condividere foto della strada, dei luoghi religiosi e delle attrazioni turistiche, soprattutto attraverso Instagram; una mostra sui luoghi di San Francesco; un documentario che possa evidenziare i benefici trasportistici della strada e le ricadute positive in termini di opportunità per le imprese ma anche evidenziare gli aspetti culturali e turistici del territorio interessato.
Considerando l’importanza che riveste per Fabriano e il comprensorio, la SS. 76 – oggetto del sospirato raddoppio nell’ambito del progetto Quadrilatero – questo progetto potrebbe rappresentare un ulteriore step di crescita per la vocazione turistica della città della carta. Le orme francescane a Fabriano, infatti, non sono poche ed essere inseriti in un circuito di valenza nazionale potrebbe garantire un afflusso costante di turisti.