FABRIANO – Ancora un lutto nel mondo della cultura a Fabriano. È venuto a mancare, il 15 novembre, Franco Zingaretti, un vero e proprio maestro d’arte che ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e in molte altre nazioni nel mondo.
La città di Fabriano piange Franco Zingaretti, marito dall’ex dirigente del Liceo Scientifico Volterra Piera Picchi. «Nella sua attività artistica ha costantemente espresso il profondo legame con la storia della città attraverso le sue opere. Ha utilizzato la suggestione di “simboli e marchi” nati nelle botteghe degli antichi Mastri Cartai per costruire un linguaggio visivo agile e moderno, utilizzando i fogli di carta fabbricati a mano secondo l’antica tradizione del XIII sec», come raccontano gli amici.
Zingaretti ha lavorato molti anni presso le Cartiere Miliani di Fabriano, dieci dei quali trascorsi nel reparto filigrane in qualità di “disegnatore filigranista”. «Nei suoi quadri Zingaretti ha sempre mostrato una grande perizia con l’uso di tecnica mista e di sabbia di fiume per dar vita a forme grafiche a rilievo, libri d’artista, pittura, scultura in una totale libertà. Ha anche utilizzato altri materiali quali tela, legno, ferro per la realizzazione di installazioni e scenografie che hanno consentito di coinvolgere direttamente e compiutamente la sensibilità e l’intelligenza di chi ha potuto ammirare le sue opere. Nel suo percorso artistico servendosi del mezzo grafico ha cercato di ripercorrerne la storia a partire dagli ancestrali graffiti del paleolitico, fino ad arrivare al modernissimo modo di comunicare dei nostri giorni tramite internet. Sue notizie e recensioni si trovano su quotidiani nazionali come nelle riviste specializzate».
A testimonianza della sua grande bravura, l’invito a partecipare con successo a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero: Austria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Isola di Malta, Israele, Libia, Slovenia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Taipei, Taiwan, Usa.
I funerali si svolgeranno questa mattina, alle 11, nella chiesa Cattedrale di San Venanzio. Il feretro sarà, quindi, tumulato all’interno del cimitero di Santa Maria.