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Marche, Coronavirus e disagi psicologici fra i più giovani: interrogazione di Simona Lupini

Boom di disagi psicologici tra bambini e adolescenti durante il lockdown causato, a più riprese, dalla crisi sanitaria dovuta alla pandemia, ma mancano gli specialisti. Ecco l'interrogazione della consigliera regionale

Simona Lupini
La consigliera regionale Simona Lupini

FABRIANO – Boom di disagi psicologici tra bambini e adolescenti durante il lockdown causato, a più riprese, dalla crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus, ma mancano gli specialisti: e per le diagnosi di disturbi e 104, le famiglie devono rivolgersi al privato. Questo accade secondo la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle di Fabriano, Simona Lupini, che ha presentato un’apposita interrogazione.

L’interrogazione di Lupini sul benessere psicologico

«Ha sempre più i contorni dell’emergenza la questione benessere psicologico, in Italia: gli studi evidenziano un boom di disturbi durante il lockdown, soprattutto tra bambini e adolescenti, ma il Servizio Sanitario Nazionale non ha personale specializzato a sufficienza per rispondere alla crisi», l’incipit della consigliera regionale 5 stelle Simona Lupini, psicoterapeuta e vicepresidente della commissione Sanità e Politiche sociali, che si focalizza sulla situazione delle Marche.

«Nella nostra regione sono sempre più numerose le segnalazioni riguardo a una forte carenza in organico di neuropsichiatri infantili, che ci è stata confermata anche in una recente audizione in commissione Sanità dai vertici dell’Asur Area Vasta 2, che include gli ospedali di Fabriano, Jesi e Senigallia», si legge nell’interrogazione della consigliera regionale pentastellata. «E si rischiano grossi problemi anche per le famiglie degli studenti fragili, che guardano con preoccupazione al prossimo anno scolastico: tra tagli al personale e disagi dovuti alla pandemia, le diagnosi per la legge 104 e per il sostegno scolastico sono ferme o in forte ritardo, una situazione che potrebbe obbligare molti genitori a rivolgersi a consulenze private, con forti esborsi economici. Ci sono situazioni, soprattutto nel mondo della scuola, come quelle degli studenti con DSA, che hanno bisogno dell’intervento degli specialisti per accedere a servizi di sostegno, e non possiamo chiedere alle famiglie di spendere centinaia di euro per diagnosi private solo perché il pubblico da anni ha smesso di investire. L’assunzione di nuovi neuropsichiatri infantili è necessaria: chiederemo alla Regione di intervenire, per garantire il diritto di tutte e di tutti al benessere psicofisico», conclude la consigliera Lupini.

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