FABRIANO – «A Sara piaceva il “Piccolo Principe”. Le piaceva la frase: «Quando guarderai il cielo, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero». Ma Sara la stella lo è stata anche qui, sulla terra. Lei ha donato la vita, il dono più grande. Lei ha permesso a diversi malati in lista di attesa, di poter avere una seconda possibilità e di riprendersi in mano la loro vita, ormai destinata ad un finale tragico, se non ci fosse stata Sara. I donatori di organi sono stelle, sono angeli, come Sara». Con queste parole, la responsabile della sezione Aido di Fabriano, Luana Vescovi, annuncia la partecipazione dell’Aido al 1° memoria Sara Menichelli, la sfortunata ragazza 22enne morta nel luglio del 2016 a seguito di un terribile incidente stradale. I genitori di Sara non hanno esitato un secondo nell’autorizzare l’espianto degli organi per salvare tante altre giovani vite.
«È per questo motivo che i genitori di Sara ci hanno contattato in occasione del 1° memorial a lei dedicato, per parlare della cultura della donazione e della possibilità di regalare la vita. Durante il memorial, Aido sarà presente e soprattutto, insieme alla famiglia, raccoglierà fondi, insieme all’eventuale ricavato della manifestazione, per istituire la borsa di studio in ambito sportivo dedicata proprio a Sara. Stiamo ragionando sulle modalità di attribuzione e chiederemo sicuramente aiuto ai vari Responsabili del mondo sportivo fabrianese, ma la nostra intenzione, comunque, rimane quella di mantenere vivo il ricordo di Sara, del suo sorriso, della sua voglia di vivere, della sua innata volontà di aiutare gli altri, non da ultimo, donando loro la vita attraverso i suoi organi», evidenzia Luana Vescovi.
«Quindi, vi aspettiamo il 26, 27, 28 giugno al PalaGuerrieri, PalaCesari e Palafermi per giocare a volley e calcio a 5, gli sport praticati da Sara, e anche, se vorrete, per illustrarvi le tematiche della nostra associazione che fa indubbiamente paura, ma che regala la vita a chi non ha più la speranza di poterla avere».