FABRIANO – Con un’intervista-confronto fra il direttore della rivista MicroMega, Paolo Flores d’Arcais, e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha preso il via la tre giorni di Giustizia è Libertà a Fabriano. L’importante appuntamento è stato organizzato dalla rivista MicroMega e dall’Associazione giuridica fabrianese Carlo Galli, con il patrocinio del Comune di Fabriano e il sostegno della Fondazione Carifac.
Il ministro non si è sottratto a domande sul tema della giustizia, ma anche di stretta attualità. «A me piace partecipare a questi momenti in cui uomini di cultura, di diritto e Istituzioni si confrontano su un settore così importante come quello della giustizia. Ho subito accolto con grande piacere quest’invito. Adesso parleremo e ci confronteremo con grande piacere. Anche perché questo incontro ha a oggetto settori importanti che mi stanno molto a cuore come la lotta alla mafia, la lotta alla corruzione, che stanno molto a cuore in realtà non solo a me, ma a tutti i cittadini italiani onesti che vogliono un Paese con una prospettiva credibile. E questa prospettiva passa soltanto attraverso la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. La lotta alle mafie e alla corruzione è il primo elemento di garanzia per il futuro per le nuove generazioni», le parole del Guardasigilli dal palco del teatro Gentile di Fabriano.
Accenni anche alla Legge cosiddetta Spazza corrotti, ma anche al caso del sottosegretario della Lega, Armando Siri. «Ieri il Presidente del Consiglio ha fatto una dichiarazione importante, io l’ho già dichiarato che per me era la migliore comunicazione possibile perché riporta la discussione sul focus naturale e cioè quello della valutazione politica della vicenda in questione. il Presidente del Consiglio ha già dichiarato che al prossimo CdM, in caso di mancate dimissioni, si avvierebbe tutto il percorso. Adesso bisogna vedere cosa accade e poi in CdM si faranno tutte le valutazioni che devono essere fatte. Però, come ho già detto, dal mio punto di vista è una vicenda che poteva chiudersi il giorno dopo».
In merito, poi, ai tempi per la Riforma della giustizia, il ministro Bonafede ha le idee molto chiare. «La Riforma è già pronta, io ho lavorato a questa riforma sia portando avanti un confronto politico – sia quella del processo penale che quella del processo civile – sia con gli addetti ai lavori. Abbiamo portato avanti due tavoli, uno sul civile e uno sul penale che sono andati avanti per circa un mese e mezzo, e alla fine è venuta fuori una bozza di riforma che, ripeto, è pronta. Le porteremo al prossimo CdM utile, dobbiamo vedere qual è il primo CdM in cui si riesce a incastrare, visto che, come avrete potuto notare, ogni volta c’è un’emergenza da affrontare. A ogni modo, ritengo così come è stato già dichiarato anche da alcuni esponenti della Lega che i cittadini non possono più aspettare sul dimezzamento dei tempi della giustizia, le due riforme sono molto ambiziose in tal senso, e quindi dobbiamo dare una risposta al più presto. Io lo ripeto sono pronto».