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Fabriano, mobilità alla Indelfab (Ex JP): Lodolini e Bellomaria sparano a zerro sull’imprenditore

I due candidati Democrat alle elezioni regionali sperano che Giovanni Porcarelli possa farsi da parte. Ecco le loro parole

Lo stabilimento della JP Industries
Lo stabilimento della JP Industries

FABRIANO – «Procedura di mobilità sconcertate e inaccettabile quella aperta alla Indelfab di Fabriano». A parlare sono, in una nota congiunta i candidati alle Regionali nelle fila del Partito Democratico, Michela Bellomaria ed Emanuele Lodolini, in riferimento alla potenziale bomba occupazionale che scuote la città della carta da alcuni giorni.

«È sconcertante come Giovanni Porcarelli abbia agito in maniera totalmente unilaterale, nonostante i numerosi incontri con le istituzioni e i sindacati, in cui era emersa la volontà di presentare una nuova istanza di concordato. Ma il nodo mai sciolto in questi anni rimane la mancata presentazione di un piano industriale. Come si può pretendere di ottenere finanziamenti dalle banche, senza avanzare un progetto credibile? Come si può pensare di continuare ad esigere soldi pubblici senza mettere sul piatto una reale proposta di rilancio?», si domandano i due esponenti Democrat.

L’attacco è frontale nei confronti di Porcarelli, l’imprenditore cerretese. «Fabriano e l’area montana non possono continuare a essere tenuti in ostaggio da questo iniquo modo di fare.  Gli operai, i cittadini dell’area montana sono stanchi di essere presi in giro e di essere spettatori disillusi di questi continui tentativi di alzare la posta per ottenere soldi pubblici. È un gioco che dura da troppi anni e che ha totalmente desertificato il nostro comprensorio, togliendo ad esso ogni prospettiva di rilancio e crescita. Dunque siamo favorevoli alle iniziative intraprese in queste ore dalle istituzioni per risolvere questa controversa vicenda, purché non sia Giovanni Porcarelli (o chi per lui) a beneficiare di altri finanziamenti pubblici».

I due candidati a uno scranno nel consiglio regionale alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre, ne sono certi. «Fabriano e l’area montana si meritano un deciso e risolutivo cambio di rotta, altrimenti l’attuale situazione continuerà a trascinarsi senza reali prospettive per il futuro».