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Fabriano piange la morte di Lamberto Pavoni

Molto attivo nella Protezione civile cittadina, aveva solo 60 anni. Commosso il ricordo di chi lo ha conosciuto bene, soprattutto durante l’opera di volontariato che ha svolto con grande dedizione e professionalità anche in occasione del sisma del 2016

FABRIANO – Lutto nel mondo del volontariato di Fabriano. Si è spento, dopo una lunga malattia, Lamberto Pavoni. Aveva solo 60 anni e ha purtroppo perso la sua battaglia per la vita, combattuta sempre con il sorriso nonostante il dolore, con tenacia e caparbietà. Commosso il ricordo di chi lo ha conosciuto bene soprattutto durante l’opera di volontariato che ha svolto, con grande dedizione e professionalità, con i colleghi della Protezione civile di Fabriano.

Era ricoverato da alcune settimane nei reparti dell’ospedale Engles Profili di Fabriano a causa del suo quadro clinico che si era aggravato ulteriormente. Lamberto Pavoni stava combattendo da tempo con un tremendo male che lo ha fiaccato nel corpo, ma non certamente nello spirito. Attorno alla famiglia, conosciuta in città per un’attività di costruzioni edili, si sono stretti in tanti per omaggiare il sessantenne dipendente di un’impresa di escavazioni al lavoro nelle cave del territorio.

I funerali si sono svolti lunedì 23 settembre a Fabriano e in tanti non hanno perso l’occasione per manifestare il loro profondo dispiacere per la prematura scomparsa del volontario, sempre in prima linea, partecipando alle esequie a San Nicolò. «Era una persona amata e generosa», ricordano alla Protezione civile dove Lamberto ha collaborato praticamente fino all’ultimo.

In tanti se lo ricordano a fare la spola fra il PalaGuerrieri e le case nella notte del 24 agosto 2016, prima forte scossa del sisma che poi è stato ribattezzato del Centro Italia. Ha aiutato a sistemare tutte le persone che per paura e timore hanno preferito trascorrere le prime notti al palazzetto dello sport di Fabriano. Lo stesso dicasi quando, per i fabrianesi con casa inagibile, si era approntato un treno in stazione. Lamberto Pavoni era sempre in prima linea e instancabilmente premuroso verso tutti.

«Ci mancherai, tanto», il commento al termine delle esequie e prima che il feretro fosse tumulato al cimitero di Santa Maria.