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Non solo le infiorate artistiche nel programma odierno del Palio di San Giovanni Battista a Fabriano

Come tradizione, saranno tutti in fila, per poter ammirare queste vere e proprie opere d’arte per Porta del Borgo: Oratorio della Carità; per Porta Cervara: chiesa San Filippo; per Porta del Piano: Chiostro San Venanzio; per Porta Pisana: chiesa Santa Caterina

Il momento in cui sono stati svelati i bozzetti per le infiorate artistiche

FABRIANO – Dalle 14 di oggi, 17 giugno, l’apertura al pubblico delle quattro infiorate artistiche nell’ambito della XXIV edizione del Palio di San Giovanni Battista di Fabriano. Come tradizione, saranno tutti in fila, per poter ammirare queste vere e proprie opere d’arte per Porta del Borgo: Oratorio della Carità; per Porta Cervara: chiesa San Filippo; per Porta del Piano: Chiostro San Venanzio; per Porta Pisana: chiesa Santa Caterina. I bozzetti sono stati realizzati dagli alunni del Liceo Artistico Mannucci di Fabriano dopo mesi di studio sul tema dei fabbri.

Leonardo Sassi, autore del bozzetto dell’infiorata dei Gialli ha voluto rappresentare «tre diverse visioni del fabbro, un artigiano, che sin dalle origini della nostra città ha assunto notevole importanza, a tal punto da essere inserito nello stemma comunale di Fabriano. In primo piano troviamo un’incudine e un martello, mentre il fulcro del bozzetto si trova nel bassorilievo centrale da cui parte un vortice di aria e di acqua, che assieme a terra e fuoco rappresentano i quattro elementi utilizzati nella fucina del fabbro. Il fabbro riprodotto è Mastro Marino, che secondo la leggenda pose fine alla guerra tra i signori di Castelnuovo e Castelvecchio; il ponte sul quale è situato rappresenta un elemento di unione fra i due castelli».

Il bozzetto di Porta del Borgo

Ruben Gagliardini, autore del bozzetto per i Rossi, ha diviso la scena in tre fasi. «Vi è il lato ovest del disegno nel quale un palazzo, che ricorda quello del Podestà, nel lato est della raffigurazione si intravedono tunnel sotterranei, un altro palazzo sormontato da una fontana e della carta. Poi in basso vi sono montagne, rosse incandescenti e su di una pietra circolare un simbolo alchemico svetta innocuo. Il secondo elemento, cioè il fuoco, è stato ritrovato. Infine, vi è ciò che accade al centro, dove l’occhio cade per primo e dove ognuno deve soffermarsi. Fra ponti cittadini e cinte murarie vi è una creatura, dal volto rotondo e corpo viola sporco; esso fissa oltre il quadro, è l’intermediario fra le due fazioni, l’est fuori dal tempo e l’ovest euforico».

Il bozzetto di Porta Cervara

Charlotte Faderin, Nicola D’alterio e Veronica Lilli, autori del bozzetto per i Blu, hanno raffigurato contemporaneamente le varie visioni della figura del fabbro “Mastro Marino” rappresentandole mediante un unico personaggio. «A sinistra a rappresentare l’occulto: un grande calderone e due torce incombenti sono inserite nello stesso ambiente cupo e sinistro nel quale vi è il fabbro. A destra l’atmosfera, antiquata e tetra. Libri e provette incarnano la visione medievale del fabbro- alchimista. Al centro abbiamo voluto raffigurare la vera identità del fabbro, abbinandolo ad uno spazio aperto, mentre padroneggia i suoi strumenti. A incorniciare le figure una parete di pietra e un morbido panneggio che ricorda il sipario teatrale. A sostenere i tre ambienti vi è un ponte decorato con una fantasia geometrica dai colori complementari al panneggio. Tutta la scena è composta ricalcando il modello dello stemma di Fabriano».

Il bozzetto di Porta del Piano

Infine, Alice Pallotti, Antonio D’angelo, Sonia Bevilacqua, autori del bozzetto per i Verdi, raffigura nella sua parte centrale il fabbro. «Nello sfondo della composizione sono rappresentati: L’antro della fucina (generalmente tetro), che fu spesso assimilata a un posto magico, ove sull’incudine, come se fosse una sorta di altare, venivano fatti giuramenti solenni e in alcune realtà rurali, unioni in matrimoni. Il volto bellissimo di una giovane, illuminata dal bagliore del fuoco in una dimensione irreale, ingannevole nella sua natura, riferita alla leggenda della caccia alle streghe, connotata da simbologie legate a rituali magici per rafforzare l’alone che permea il fabbro relegandolo contemporaneamente verso il basso, in una connotazione reale e concreta come, in effetti i romani ne avevano concepita l’essenza di “Home Faber” produttore di oggetti civili. A completamento dell’opera gli elementi della natura indispensabili per la trasformazione della materia e alla tempra dei metalli: aria, acqua, terra e fuoco, interpretati in maniera simbolica e decorativa».

Il bozzetto di Porta Pisana

Oltre alle infiorate, il programma di oggi prevede alle 8 il raduno auto e vespe e moto d’epoca “Motori in fiore” in piazza del Comune, organizzato dal Vespa Club Fabriano in collaborazione con l’Ente Palio di San Giovanni Battista e Moto Club Jolly Bikers. Alle 14:30 Caccia al Tesoro “Tesori Medievali” per le vie del centro; alle 18 “Di corsa nel Medioevo”, Podistica aperta a tutti e alle 21:30 il Corteo storico processionale con più di 300 figuranti.