GENGA – Le Grotte di Frasassi superano la crisi post-sisma del 2016. L’anno scorso si è chiuso con oltre 200mila presenze. Contrariamente alle funeree previsioni, anche il 2017 si chiude con il segno positivo per il complesso ipogeo di Genga. Eppure, l’anno scorso non era partito sotto i più rosei auspici, con i primi tre mesi che – in conseguenza degli eventi sismici del 2016 – avevano fatto registrare una drastica riduzione di ingressi. A crollare, soprattutto il turismo scolastico.
L’inversione di tendenza a cavallo dell’estate scorsa, in particolare nel mese di agosto che ha eguagliato i numeri da record degli anni precedenti: circa 70mila presenze. Il trend si è rafforzato, con un aumento dei biglietti staccati, anche per i mesi da settembre a dicembre.
Dati che rassicurano il Consorzio che gestisce le Grotte di Frasassi a Genga, presieduto da Geniale Mariani, che ha saputo portare avanti scelte strategiche importanti, fra le quali un’oculata e razionale gestione della spesa con tagli mirati e attività selettive e produttive, nonché la creazione di una rete collaborativa con Enti, Istituzioni e Sodalizi, strutturata e radicata sul territorio.
In particolare nel 2017 sono stati portati a termine tre significativi progetti: Le Grotte 4.0, ovvero la rete di connessione wi-fi gratuita all’interno delle Grotte e sull’intera area turistica; La biglietteria online; La sicurezza dei percorsi speleo: i due percorsi “avventura” blu e rosso sono stati visionati e messi in completa sicurezza dal Collegio Regionale delle guide speleo, per far sì che il turista possa sperimentare l’emozione di un percorso affascinante.
E il 2018? Le premesse per un anno positivo e ricco di soddisfazioni ci sono tutte: Ad ottobre si svolgerà a Genga il congresso mondiale dell’International Show Caves Association che richiamerà centinaia e centinaia di gestori privati e pubblici di complessi ipogei di tutto il mondo con un effetto mediatico di livello internazionale; Il turismo scolastico, con le numerose prenotazioni già pervenute; L’attenzione al web con una più attiva e incisiva presenza sui social e nella gestione del sito; La riproposizione del fermo biologico nel mese di gennaio, segno di un concreto esempio di sensibilità verso le irrinunciabili esigenze di salvaguardia ambientale e naturale di uno dei più maestosi complessi ipogei del mondo sul quale anche l’Unesco, per iniziativa della Regione Marche in collaborazione con il Consorzio, sarà presto chiamato ad esprimersi per il suo inserimento nell’ambito dei siti riconosciuti patrimonio dell’Umanità.