FABRIANO – Crescita di oltre il 30 per cento di visitatori per le strutture museali di Fabriano, museo della Carta e della Filigrana e Pinacoteca civica. Nel primo quadrimestre del 2019, i biglietti staccati sono stati pari a 17.762. Nello stesso periodo dello scorso anno, si era arrivati a 13.628. «Ringrazio i nostri operatori museali, il vero biglietto da visita turistico di Fabriano», il commento a caldo dell’assessore al Turismo, Ilaria Venanzoni.
Prosegue a ritmo sostenuto, dunque, il trend di crescita per le principali strutture museali di Fabriano. Si stanno recuperando posizioni su posizioni dopo la grande paura, con conseguente calo vertiginoso, legato al sisma del Centro Italia, agosto-ottobre 2016. In conseguenza del perdurante sciame sismico, anche il museo della Carta e della Filigrana di Fabriano aveva pagato lo scotto della grande paura. Soprattutto per quel che riguarda l’ultimo quadrimestre del 2016 e primo quadrimestre del 2017. Successivamente, una lenta risalita che ha portato, comunque, numeri bassi a consuntivo del 2017. Ma, poi, dal 2018 in poi, i dati sono tornati a crescere.
Dunque, la crescita di oltre 4mila biglietti staccati nei primi quattro mesi del 2019, rispetto al medesimo periodo del 2018, lascia ben sperare per il prosieguo dell’anno. «Si tratta di un risultato raggiunto grazie a un grande lavoro di squadra», evidenzia ancora l’assessore di Fabriano con delega al Turismo. «I visitatori paganti nel primo quadrimestre del 2019 sono stati 17.762 al museo della Carta e della Filigrana e alla Pinacoteca civica Bruno Molajoli, contro i 13.628 dei primi quattro mesi del 2018. Sicuramente, non si sarebbe potuti raggiungere numeri del genere senza il grande spirito di collaborazione di tutti gli operatori delle due strutture museali cittadine. Le guide turistiche continuano a ricevere complimenti dai turisti per la loro grande professionalità e questo non può che farmi piacere», conclude la Venanzoni.
Il dato è positivamente influenzato dal periodo delle gite scolastiche e dai due lunghi ponti di Primavera e, considerando che ancora a maggio ci saranno viaggi di istruzione prenotati e poi a giugno l’appuntamento con l’Annual Conference Unesco, si prospettano numeri importanti a consuntivo dell’anno.