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Un’opera di Guelfo in mostra al museo Diocesano

L'Angelo degli Artisti, la prestigiosa scultura in vetro realizzata da Guelfo, sarà esposta fino al mese di dicembre prossimo al museo di Fabriano. Tante le altre novità alle quali sta lavorando la Fondazione Guelfo

Alcune opere di Guelfo
Alcune opere di Guelfo

FABRIANO – L’Angelo degli Artisti di Guelfo Bianchini al museo Diocesano grazie alla Fondazione Museo Guelfo.
Sarà esposta fino al mese di dicembre prossimo la prestigiosa scultura in vetro realizzata da Guelfo. Ora, all’interno del percorso museale composto da pregevoli pitture sculture, stampe, vasi sacri, suppellettili, reliquiari, parati liturgici, si potrà dunque ammirare da vicino l’opera che, come sottolineato dalla critica d’arte Silvia Cuppini, “evoca la luminosità e l’eleganza del tardo gotico […] inoltre, la preziosa materia dell’angelo che nella sua traslucenza cattura ed emana luce evoca le grandi vetrate che rendono aerea e leggera l’architettura gotica”.

«La Fondazione ha voluto rendere omaggio a Guelfo e alla sua città natale che tanto lui amava», dichiara la presidente della Fondazione Museo Guelfo, Marisa Bianchini. «Abbiamo deciso di mettere a disposizione della collettività una delle sue creazioni artistiche più importanti in una delle perle culturali della nostra città, il museo Diocesano».

Il tema dell’angelo è sempre stato un tratto caratterizzante delle creazioni artistiche di Guelfo Bianchini, non a caso il critico Gabriele Simongini lo definì: “dolce angelo mistico”: “Per metà folletto beffardo e per metà angelo metafisico era appunto Guelfo, che solcava i sentieri della vita con leggerezza ed ironia, come uno dei suoi uccelli lunari”.

Inoltre, come non ricordare la serie del “Trittico gli Angeli” opere di incisioni a colori a opera di Guelfo, Manzù e Fazzini edite a cura del museo Internazionale di Arte Moderna l’Orologio e appartenenti ufficialmente alla collezione Arte Moderna dei Musei Vaticani. Lo scrittore francese Geoorges Poulet in un suo scritto disse in merito: “Guelfo possiede la quiete e il movimento delle cose, la sua rappresentazione è essenziale, un attimo totale che raggruppa tutti i tempi con un segno inconfondibile che diventa centro di un pensiero infinito”.

Ma il “volo” dell’Angelo degli Artisti non finisce certo qui. Dopo la il passaggio al museo Diocesano l’opera sarà destinata alla Chiesa degli Artisti di Fabriano, S.S Biagio e Romualdo. Un’iniziativa, quella realizzata dalla Fondazione, che testimonia una precisa volontà. «Uno dei progetti futuri – svela la Presidente – è proprio quello di creare un vero e proprio network con tutte le Chiese degli Artisti d’Italia. Nel nostro Paese ce ne sono sei, precisamente a Roma, Napoli, Bonfumo in provincia di Treviso, Trento e Trieste. Fabriano appartiene a questa rosa prestigiosa e questo non può che rappresentare un’opportunità per il nostro territorio».