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Fabriano: ordina droga in internet, gli arriva quando in casa ci sono i carabinieri

In manette un 30enne, disoccupato, residente in città, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Pattuglia dei Carabinieri di Fabriano

FABRIANO – Ordina la droga via internet e gliela consegna inconsapevolmente un corriere che, però, bussa alla sua porta mentre vi erano i carabinieri della compagnia di Fabriano che stavano effettuando una perquisizione domiciliare. In manette un 30enne, disoccupato, residente in città, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I carabinieri del Norm della compagnia di Fabriano, agli ordini del capitano Mirco Marcucci, hanno messo a segno un altro colpo contro il fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti in città. Ieri pomeriggio, i militari avevano avuto alcune segnalazioni circa un via vai sospetto di automobili e persone a piedi, nei pressi di un’abitazione del centro di Fabriano. Hanno deciso di vederci chiaro, bussando alla porta del 30enne disoccupato. Si è proceduto a una perquisizione domiciliare. I carabinieri hanno rinvenuto 800 euro in contati, banconote di piccolo taglio e alcuni bilancini di precisione. Nessuna traccia di alcuna sostanza stupefacente.

I militari stavano per uscire da casa senza poter formulare alcuna ipotesi di reato. Il 30enne, seppur mascherando abilmente, sembrava essere sollevato. All’improvviso, però, alla porta del disoccupato ha bussato il corriere. Si nota immediatamente l’imbarazzato e il disagio. Atteggiamento che non è sfuggito agli occhi attenti dei carabinieri. Tanto da indurli, dopo aver verificato che il destinatario fosse proprio il fabrianese, ad aprire essi stessi il pacco. All’interno, vi erano 60 grammi di hascisc.

Accertato che il corriere non sapesse nulla del contenuto del pacco consegnato, i carabinieri hanno arrestato il 30enne con l’accusa detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Alla luce di questa scoperta, sono stati sequestrati anche il denaro contante e i bilancini di precisione. Questa mattina, 17 marzo, il giudice presso il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto e rimesso il 30enne in libertà, con obbligo di firma in caserma, in attesa della direttissima per la quale il suo legale ha chiesto i termini a difesa.