FABRIANO – Potrebbe essere a rischio l’Utic di Cardiologia dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Il Coordinamento per la salvaguardia del punto nascita del presidio ospedaliero cittadino chiede che si monitori costantemente la situazione.
Ieri, 25 luglio, la decisione annunciata dal presidente della Commissione regionale Sanità, Fabrizio Volpini, di congelare le delibere con cui l’Asur che prevede la soppressione dell’Utic di Cardiologia dell’ospedale di Senigallia ha fatto drizzare le antenne a Fabriano. Volpini ha infatti annunciato che le due delibere sono state sospese per poter rivedere alcune decisioni. In particolar modo si ricorda che, in base alla Legge nazionale, ci sono due Utic per tre ospedali: Senigallia, Jesi e Fabriano. E, ha dichiarato Volpini, a decidere a chi andranno le due Utic saranno i reali volumi di lavoro dei rispettivi reparti di Cardiologia.
E questo potrebbe non essere un bene per la sanità fabrianese.
«Come Coordinamento che cerca di tutelare la salvaguardia dell’intero ospedale, questo cambio di rotta improvviso, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Marche a pochi giorni dal ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco in cui, ricordiamo, si rassicurava la salvaguardia dell’ospedale Engles Profili come struttura di I livello, ci preoccupa e non poco.
Da quanto emerso dalle dichiarazioni di Fabrizio Volpini e Carlo Girolametti, assessore del comune di Senigallia alla Sanità, c’è la chiara volontà di andare in controtendenza rispetto a scelte politiche che, negli anni precedenti, avrebbero favorito Fabriano.
Sostanzialmente si riporta il tutto, esattamente come successo per il punto nascita a fine 2015, a un piano prettamente politico, senza la volontà di tutelare la salute dei cittadini», attacca frontalmente in una nota il Coordinamento di cittadini fabrianesi.
«Anche in merito alla questione del punto nascita si ricorda che Senigallia è in possesso di un punto nascita con parto analgesia, cosa che attualmente a Fabriano non è garantita. A tal proposito il direttore dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua ha dichiarato che i medici non ci sono non perché l’Area Vasta non ne vuole assumere ma perché non si trovano certe specializzazioni. In risposta ci sentiamo di dire che se l’azienda ospedaliera continua a proporre per Fabriano dei contratti svantaggiosi ci sembra ovvio che il personale medico opti per altre sedi di lavoro.
In sostanza noi membri del Coordinamento, assieme ai cittadini e anche agli operatori ospedalieri, ci chiediamo quando e, soprattutto, se le parole del presidente Ceriscioli diventeranno mai realtà, viste le carenze che il nostro ospedale continua ad avere e visti i cambi di rotta dell’azienda ospedaliera rispetto ad altre strutture».
Per questo il Coordinamento va avanti nel suo percorso di monitoraggio, «continuando a essere un punto di riferimento e di ascolto sia per i pazienti che per gli operatori sanitari, attraverso i quali capire quali sono gli effettivi bisogni che l’ospedale Profili ha per poter continuare a svolgere il suo lavoro come struttura di primo livello. Anche per questo i membri del Coordinamento incontreranno presto il neoeletto sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, «con cui – si conclude la nota – sarà concordata una strategia per proseguire questo percorso di sorveglianza e tutela dei servizi del nostro ospedale».