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Fabriano, la pandemia manda in rosso il bilancio di Elica ma ci sono segni di ripresa

La multinazionale leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti da cucina ha risentito della crisi sanitaria, ma negli ultimi trimestri si torna a numeri positivi

La sede di Fabriano di Elica
La sede di Fabriano di Elica

FABRIANO – Bilancio in rosso, causa pandemia da Coronavirus, per Elica, multinazionale di Fabriano leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti da cucina. Il consiglio di amministrazione, riunitosi oggi, 16 marzo, a Fabriano, ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2020, il Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020. Lo scorso anno Elica, a causa della riduzione dei volumi di vendita registrata a marzo e nel secondo trimestre dell’esercizio per effetto del Covid-19 e del conseguente lockdown, ha realizzato ricavi consolidati pari a 452,6 milioni di euro, -5,7% rispetto al 2019.

In particolare, si è registrata una riduzione della domanda mondiale del segmento cappe stimata al -7,4% nel 2020. Il trend negativo ha impattato tutti i mercati. L’Asia ha riportato un calo del -9,3%; in Emea -4,2%; il mercato americano ha riportato una flessione del -8,8%. Le vendite a marchi propri hanno evidenziato una riduzione del -2,1% rispetto al 2019, determinata in particolare dal calo nel mese di aprile, mentre una rapida ripresa si è registrata già a partire da maggio 2020 e si è ulteriormente consolidata nel terzo e nel quarto trimestre (+18,6%). Il prodotto Nicola Tesla ha raggiunto il 9% del fatturato totale nel 2020. L’incidenza delle vendite a marchi propri sui ricavi Cooking si attesta al 55% nel 2020. I ricavi OEM hanno registrato una riduzione del -11,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, determinata in maniera significativa dalla chiusura dello stabilimento messicano per quasi 2 mesi e parzialmente compensata da un recupero nella seconda metà del 2020 (+13,9% nel 4Q 2020).

Il segmento Motori, che rappresenta il 13,5% del fatturato totale, è stato penalizzato da un rallentamento della domanda nel mese di marzo e nel secondo trimestre. Tale riduzione è stata totalmente compensata dalla significativa performance dell’ultimo trimestre (+11,4% nel 4Q 2020), che ha consentito di chiudere il 2020 con una variazione del +0,3% rispetto al 2019. L’Ebitda normalizzato è pari a 42,2 milioni di euro in calo del -6,3% rispetto al 2019, con un margine sui ricavi del 9,3% rispetto al 9,4% del 2019. Ebit normalizzato pari a 15,9 milioni di euro nel 2020 (19,6 milioni di euro nel 2019), con una significativa ripresa nel quarto trimestre (+55,1% rispetto al quarto trimestre del 2019). Il Risultato Netto normalizzato è pari a 8,5 milioni di euro rispetto a 9,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Il Risultato Netto di Pertinenza del Gruppo è negativo per 1,8 milioni di euro rispetto ad un utile di 3,1 milioni di euro del 2019. La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2020 è pari a -51,4 milioni di euro, rispetto ai -47,2 milioni di euro del 31 dicembre 2019.

Alla luce dei risultati dell’esercizio 2020, il consiglio di amministrazione ha proposto di non procedere alla distribuzione del dividendo relativo all’esercizio 2020, al fine di mantenere a disposizione della Società tutte le risorse disponibili per investire nel percorso di sviluppo futuro, approvando la destinazione del risultato dell’esercizio 2020 alla “Riserva di Utili”. La popolazione dirigenziale ha rinunciato ai bonus dell’anno 2020 e il middle management ha contribuito rinunciando al 50% del dovuto nominale. Il 29 aprile prossimo, alle 9, si svolgerà l’assemblea dei soci per la relativa approvazione del bilancio 2020.