FABRIANO – Crisi del distretto industriale e conseguente ecatombe occupazionale, il candidato a sindaco del Partito comunista dei Lavoratori, Crescenzo Papale, chiede che non si spengano i riflettori.
«Le drammatiche, recenti notizie provenienti dal martoriato distretto industriale Fabrianese, confermano lo scenario preoccupante che incombe contro tutti i cittadini dell’entroterra marchigiano. La richiesta del tutto inaccettabile del management della Whirlpool, volta ad imporre lo spostamento di un numero imprecisato, ma elevato di figure impiegatizie, dalla sede di Fabriano ad altre sedi, lontane dal territorio marchigiano, costituisce solo il primo atto di tutto il processo di dismissione dell’intero gruppo industriale. La situazione di grave involuzione industriale non si limita alle prospettive incerte della sola ex Indesit, ma si estende con gravi ripercussioni alla Tecnowind di Fabriano, nella quale, a breve scadenza 500 lavoratori tra la Tecnowind stessa e il cosiddetto indotto, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro».
Infine, l’unica realtà industriale scampata dalla crisi più totale di tutto il comparto industriale fabrianese, per merito esclusivo dei propri lavoratori, le Cartiere Miliani, «sono in fase di vendita, con un nuovo processo di dismissione e probabile ridimensionamento occupazionale, attuato dai soliti soggetti finanziari-bancari legati a binomio Benetton – Bonomi».
Il Pcl rinnova l’appello alla lotta e mobilitazione contro tali progetti «che ricercano una autentica ecatombe occupazionale contro tutte le lavoratrici e i lavoratori e relative famiglie che da qui, a breve, si ritroveranno senza alcun reddito, grazie a certi imprenditori eroi, così definiti dall’ex Premier Renzi e a tutta la classe politica e pseudo – sindacale italiana».