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Partita la fase della trattativa sindacale per ridurre gli esuberi nei cantieri di Fabriano della Quadrilatero

Ieri pomeriggio, 28 giugno, il primo faccia a faccio fra sindacati e azienda. La Astaldi avrebbe ribadito le problematiche avute con la Quadrilatero. Se non si troverà un accordo sono a rischio tutti i posti di lavoro e il completamento dell'opera infrastrutturale

I Lavori alla Quadrilatero fermi
I Lavori alla Quadrilatero fermi

FABRIANO – Primo incontro fra sindacati e il management di Astaldi a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 59 lavoratori su 147 occupati presentata da quest’ultima il 18 giugno scorso. L’azienda, esecutrice dei lavori di raddoppio della SS 76 e della Pedemontana Fabriano-Muccia, ha dichiarato un esubero strutturale di 14 impiegati e 45 operai che lavorano nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico, comune di Fabriano. Se non si troverà un accordo, i licenziamenti diventeranno effettivi a partire dal primo settembre prossimo.

Ieri pomeriggio, 28 giugno, il primo faccia a faccio fra sindacati e azienda. La Astaldi avrebbe ribadito le problematiche avute con la Quadrilatero e addirittura potrebbe scrivere una nota ufficiale nei confronti della committenza che, a loro dire, è stata eccessivamente ottimista per gli sblocchi dei finanziamenti per i lotti restanti della Pedemontana Fabriano-Muccia. La Quadrilatero, inoltre, avrebbe chiesto all’Astaldi di rinunciare alla richiesta di costi aggiuntivi per lavori necessari e imprevisti eseguiti durante il primo lotto della Pedemontana. Se non ci sarà accordo su questo, però, non si sbloccano gli altri lotti. Si rischierebbe, quindi, che il numero degli esuberi possa crescere da 59 a molti di più, addirittura alla totalità della forza lavoro. Questo, ovviamente, metterebbe al rischio la realizzazione e il completamento dell’opera, non solo la Pedemontana, ma anche la parte finale del raddoppio della SS. 76, in particolare l’adeguamento del vecchio tracciato, viadotti e gallerie comprese.

I sindacati, da parte loro, hanno contestato la procedura e i criteri adottati. La Astaldi avrebbe dato disponibilità al trasferimento in altri cantieri italiani per abbassare il numero degli esuberi dichiarati e quindi ridurre l’impatto occupazionale. Le parti si sono aggiornate intorno alla metà di luglio, dopo lo svolgimento delle assemblee sindacali dei lavoratori. Non si escludono, nel frattempo, altre forme di mobilitazione.

Oltre al faccia a faccia sindacati-Astaldi, le parti sociali si stanno muovendo su più livelli. Altri incontri istituzionali, scritto alla Regione che entro dieci giorni dovrebbe fissare l’appuntamento. Lo stesso dicasi per l’Anas, compartimento Marche, con un’altra missiva inviata dai sindacati e, quindi, si è in attesa di fissazione data. Incontro, invece, già deciso è quello con il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ci si incontrerà il 20 luglio.