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Piano sanitario regionale, consiglio comunale ad hoc convocato a Fabriano

Sono stati invitati a partecipare i consiglieri regionali, il presidente Ceriscioli e i sindaci dell'Area Vasta 2. Polemica calda in città dopo la chiusura del Punto nascita e il declassamento di Pediatria

La vela proposta da Associazione Fabriano Progressista foto
La vela promossa da Associazione Fabriano Progressista

FABRIANO – Consiglio comunale straordinario e monotematico sul Piano sanitario regionale in discussione a Palazzo Raffaello. È stato convocato a Fabriano per il 13 gennaio a partire dalle 17. Sono stati invitati a partecipare tutti i consiglieri regionali e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.
La presidente del Consiglio comunale di Fabriano, Giuseppina Tobaldi, sottolinea che, vista l’importanza della tematica che supera i confini cittadini e riguarda il più vasto territorio dell’entroterra montano, sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni del territorio dell’Area Vasta 2. Le modalità di svolgimento del consiglio comunale sono state condivise nella conferenza dei capigruppo che ha ritenuto più efficace una diretta interlocuzione con coloro che, con eventuali emendamenti e con il loro voto in assemblea regionale, orienteranno le politiche sanitarie dei prossimi tre anni.

C’è però il forte dubbio sull’effettiva partecipazione da parte della politica regionale. Difficilmente, infatti, il governatore Ceriscioli sarà a Fabriano. E non si hanno notizie di adesioni massicce neppure fra i consiglieri regionali, sia di opposizione che di maggioranza. Si spera che qualcosa possa cambiare nel lasso di tempo che rimane prima di lunedì prossimo, quando si svolgerà la seduta consiliare a Fabriano.

Nel frattempo la polemica politica cittadina non è mai venuta meno sull’argomento sanità, ospedale Engles Profili in particolare. A riaccendere il focolaio, il capogruppo di Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi, che ha deciso di sensibilizzare i fabrianesi, in particolare le donne, attraverso il volantinaggio all’ingresso dei supermercati, in piazza del Comune e con una “vela” con la quale si ricorda la chiusura del Punto nascita e il declassamento di Pediatria, con conseguente “indicazione stradale” per gli ospedali di Jesi e di Branca, in Umbria.