FABRIANO – Ai risultati del questionario distribuito dall’Associazione dei commercianti del centro storico ai colleghi all’interno delle mura di Fabriano a rispondere non è l’assessore al Commercio, Ioselito Arcioni, come ci si sarebbe attesi, ma direttamente il sindaco, Gabriele Santarelli. E le sue considerazioni suonano come una “dichiarazione di guerra”. Infatti, annuncia di voler organizzare un incontro con coloro che hanno risposto al questionario, circa 110 negozianti e titolari di pubblici esercizi, perché «noto un problema di rappresentanza fra gli associati e gli aderenti a Confcommercio e all’Associazione dei commercianti del centro storico di Fabriano. Altrimenti, non si spiegherebbero alcune risposte date a domande presenti nel questionario distribuito», attacca il primo cittadino.
In pratica, secondo Santarelli, entrambi i soggetti non avrebbero comunicato la disponibilità dell’amministrazione risultata da un incontro svoltosi nel luglio 2019 e teso all’organizzazione dello scorso cartellone natalizio. «In quella occasione, avevo annunciato che sarebbe stato compito dell’amministrazione comunale sostenere tutte le spese. Mentre ai commercianti del centro storico sarebbe spettato l’onere di riempire il programma con iniziative e manifestazioni».
Bene, secondo il sindaco di Fabriano «questa proposta non sarebbe stata comunicata. Altrimenti, alla domanda se sia stato giusto escludere i commercianti dall’organizzazione, che ha avuto un plebiscito in direzione del “no”, oltre il 90%, non si sarebbe dovuto verificare. Infatti, la nostra volontà di collaborare non è mai venuta meno, semmai il contrario. Per questo, dopo averlo chiesto a Confcommercio e Associazione, organizzerò un incontro con chi ha risposto al questionario distribuito, magari anche allargandolo, per sentire dalla loro voce cosa pensano in realtà».
Una dichiarazione importante perché tende a escludere l’intermediazione che può svolgere la Confcommercio. «Credo che esista un problema di rappresentanza», conferma il sindaco di Fabriano che conclude il proprio intervento, come consuetudine affidato a un video post su Facebook, con altre due repliche. La prima relativa ai costi sostenuti per l’organizzazione dello scorso Natale. «Non sono 90mila euro, ma 20mila euro di meno, in quanto a mio avviso è giusto escludere il costo per il Capodanno». Dunque, il 31 dicembre per Santarelli non fa parte del periodo natalizio.
La seconda, infine, relativa al risultato del questionario alla domanda relativa all’incremento di presenze non fabrianesi durante lo scorso Natale. A rispondere di “si” è stato il 22% del campione. «Questo dato mi conforta in quanto avevo già affermato a seguito di risultanze riferitemi soprattutto dai ristoratori. Vuol dire, quindi, che c’è stata gente venuta a Fabriano grazie a ciò che abbiamo organizzato durante lo scorso periodo natalizio».