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Fabriano: Arteconi ci ripensa, Giombi resta presidente della commissione

Il cerino è rimasto in mano al Movimento 5 Stelle che aveva presentato la mozione di sfiducia, a causa del voltafaccia del consigliere comunale di opposizione di Associazione Fabriano Progressista che prima annuncia voto favorevole alla sfiducia, ma poi si astiene

Un momento della seduta della commissione

FABRIANO – Andrea Giombi resta presidente della prima commissione consiliare di Fabriano, Affari Istituzionali. Il cerino è rimasto in mano al Movimento 5 Stelle, che aveva presentato la mozione di sfiducia, a causa del voltafaccia del consigliere comunale di opposizione di Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi, che prima annuncia voto favorevole alla sfiducia, dopo si astiene. Il risultato è che la mozione non passa e i pentastellati non hanno fatto, di certo, una bella figura. Ma non per colpa loro.

Dunque, Arteconi ex compagno di viaggio di Giombi ci ha ripensato. Dopo una discussione ampia e articolata, convinto dagli altri consiglieri di opposizione, Pd in testa, decide di astenersi e così la mozione di sfiducia non passa. Politicamente una decisione saggia: un’eventuale poltrona non valeva il deteriorarsi dei rapporti con gli altri gruppi di minoranza. Mantiene il punto e non vota contrario, ma si astiene.

Il Movimento 5 Stelle che era riuscito, con abile strategia, a intessere una tela per sfiduciare il rappresentante di Fabriano Progressista incassa la sconfitta e, punto nell’orgoglio, decide che non si presenterà alla riunione della commissione consiliare in questione, in calendario per oggi pomeriggio, facendo mancare il numero legale.

Due i punti che motivano questa decisione: la situazione sul Peba riguarda maggiormente la commissione Area tecnica e non Affari istituzionali. E l’incontro che si intende organizzare con Iacopo Melio per dibattere sull’eliminazione delle barriere architettoniche, «non spetta alla commissione organizzarlo».

Dalle opposizioni si pensa che ci sia un terzo motivo legato proprio a quanto accaduto ieri e al fatto che i pentastellati hanno, comunque, subito il colpo della bocciatura della mozione di sfiducia.

Comunque sia, le frizioni politiche proseguono e si va verso una tregua armata fra maggioranza e opposizione e fra le opposizioni stesse. Da questa storia, infatti, non sono solo i 5 Stelle a uscire con una sconfitta politica, ma anche l’Associazione Fabriano Progressista e Andrea Giombi stesso, non possono certamente cantare vittoria. La prima perché si è mostrata alquanto ondivaga. Il secondo perché sta caratterizzando il proprio agire politico con un eccesso di protagonismo che rischia di essere fine a se stesso.