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Fratelli d’Italia a Fabriano ha presentato i candidati, parlando di lavoro e sicurezza

Prima dell'incontro i candidati insieme a Ennio Mezzopera componente dell'Assemblea Nazionale, sono andati in visita all'Airforce, dove, con il titolare Urbano Urbani, «si è parlato della situazione del lavoro a Fabriano affrontando le diverse problematiche così come vengono vissute da un imprenditore che vive il territorio»

L'incontro a Fabriano per la presentazione dei candidati
L'incontro a Fabriano per la presentazione dei candidati

FABRIANO – Lavoro e sicurezza. Sono queste le due parole cardini della presentazione di ieri a Fabriano, 9 febbraio, dei candidati di Fratelli D’Italia alle prossime elezioni politiche: Carlo Ciccioli capolista al Senato nel collegio plurinaminale delle Marche e Laura Schiavo candidata al collegio Uninominale di Ancona della coalizione di Centro destra.

Prima dell’incontro i candidati insieme a Ennio Mezzopera componente dell’Assemblea Nazionale, sono andati in visita all’Airforce, dove, con il titolare Urbano Urbani, «si è parlato della situazione del lavoro a Fabriano affrontando le diverse problematiche così come vengono vissute da un imprenditore che vive il territorio, passando dagli investimenti, ai concordati, fino all’ambiente ed alla sicurezza. Ogni problema da affrontare, che sia per la burocrazia o per far quadrare i conti a causa dell’eccessivo costo del lavoro, sottraggono tempo prezioso alle imprese che invece dovrebbero occuparsi principalmente di sviluppare e creare», si legge in una nota.

Al termine dell’incontro la delegazione di FdI si è quindi spostata al Bar Centrale e oltre alla presentazione dei candidati si è dato ascolto, dalla viva voce dei partecipanti, alle problematiche del territorio. All’incontro ha partecipato Roberto Burzella, il quale, in rappresentanza dei commercianti del centro storico di Fabriano, ha esposte le difficoltà del commercio di prossimità, consegnando a Carlo Ciccioli e a Laura Schiavo, «un documento con quelle che sono le richieste per rendere più vivibile il territorio a chi, come i commercianti, si impegna per tenere viva un’attività, come d’altronde tanti artigiani, tante piccole imprese mandate avanti da veri e propri eroi, che rischiano continuamente in prima persona e che qualche volta, purtroppo, restano vittime di questo sistema, come Laura Schiavo che ha poi parlato della situazione che ha vissuto in prima persona e dei risvolti drammatici che hanno colpito la sua famiglia: la tragedia di un imprenditore che anziché essere aiutato viene vessato dalla burocrazia e dalle banche venendo spinto al suicidio».

Altro tema toccato è stato quello relativo alla sicurezza. Anche a Fabriano sta crescendo rapidamente il problema sia della sicurezza percepita che della sicurezza reale. Fabriano ha già centinaia di inoccupati e disoccupati a questi si aggiungono tanti, troppi richiedenti asilo, prevalentemente immigrati clandestini. Fabriano, come gran parte del territorio nazionale, è come una pentola a pressione senza valvola di sfogo. Bisogna intervenire subito, da un lato facilitando la creazione dei posti di lavoro, tassa piatta e non solo, da l’altra rispedendo al mittente i clandestini che non hanno nessun diritto a stare in territorio Italiano».

Nel corso dell’incontro si è anche parlato della politica locale «evidenziando come a livello locale quella che è stata propagandata come una semplice rivoluzione sta dimostrando quello che da sempre è stato il limite dei pentastellati facendola apparire più come una semplice presa per i fondelli, visto il limite dell’inesperienza supportata dalla supponenza facendo sì che di 100 cose promesse, al momento ne hanno realizzata una sbagliandone due».