FABRIANO – «Siamo tutti lieti dei numeri sui biglietti staccati nei nostri contenitori museali nel 2018, ma dopo che si vuole fare?». Con questo interrogativo parte l’intervento del capogruppo di Forza Italia a Fabriano, Olindo Stroppa. Dopo il crollo dell’anno 2017, dovuto al terremoto, nel 2018 si è tornati ai numeri degli anni precedenti con 44.000 ingressi totali, dei quali 39.364 presso il museo della Carta e Filigrana, 3.684 alla Pinacoteca Comunale, 400 al Museo Guelfo.
«Analizziamo i numeri: 44.000 gli ingressi nella nostra città per visitare i musei, di questi circa 40.000 (dei quali la metà gite scolastiche) visitano il museo della Carta e solo 4.000 visitano anche la Pinacoteca e gli altri musei. Dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su questi dati in quanto dimostrano che: 36.000 turisti arrivano a Fabriano, visitano esclusivamente il museo della Carta e ripartono dopo un rapido mordi e fuggi senza mettere piede in città in quanto il sito è decentrato rispetto al centro storico», ha evidenziato Stroppa.
«Portare in centro decine di migliaia persone ogni anno, tolte le gite scolastiche possiamo contare su altri 20.000 turisti, sarebbe una grossa boccata d’ossigeno per rivitalizzare il centro storico e valorizzare le nostre bellezze artistiche e architettoniche».
Quindi, che fare? Spostare il museo della Carta in centro a Fabriano? «Potrebbe essere una soluzione, ma richiede molti sforzi economici, la difficoltà a individuare una location adatta e tempi di realizzazione abbastanza lunghi». Istituire un biglietto unico che comprenda la visita del Museo della Carta, della Pinacoteca Civica, del Teatro Gentile, del museo delle biciclette e museo Guelfo abolendo i biglietti singoli? Oppure in alternativa per chi non vuole visitarli tutti abbinare al museo della carta a scelta due degli altri? «Si può fare subito, per farlo non c’è bisogno di investimenti pubblici, i turisti saranno invitati ad attraversare la città per la visita, si può fare senza produrre perdite economiche visto che gli incassi della pinacoteca ammontano a circa 10.000 euro. Quindi per pareggiare i conti basterebbe aumentare di pochi centesimi il prezzo del biglietto che oggi permette di visitare il solo museo della Carta. I vantaggi sarebbero immediati perché si porterebbero decine di migliaia di turisti, attraverso un percorso museale, a visitare l’intera città, con grande vantaggio per gli operatori commerciali e la possibilità di creare nuove attività di smercio di prodotti tipici e souvenir», propone Stroppa.
Altro dato su cui riflettere, «la collaborazione con le Grotte di Frasassi ha portato circa 1.400 visitatori ai musei di Fabriano, che rappresentano lo 0,7%, degli ingressi alle grotte che sono oltre 200.000 ogni anno, non mi sembra un dato entusiasmante, inoltre non abbiamo un confronto di quanti turisti prima dell’accordo, da Frasassi venissero a Fabriano. Forse la proposta non è accattivante e va rivista? Bisogna cercare collaborazioni con altre località vicine che propongono un turismo culturale e religioso più in sintonia con le nostre offerte? Bene essere soddisfatti per essere ritornati dove eravamo, vediamo il bicchiere mezzo pieno, ma dobbiamo concentrarci sui dati consolidati in nostro possesso per porci altri e più alti obiettivi trovando le giuste strategie per raggiungerli. Questa deve essere la volontà di una amministrazione, io ho proposto le mie idee, se qualcuno ne ha di migliori ben venga, il bene della città è il bene di tutti».