FABRIANO – L’8 maggio prossimo incontro al ministero della Salute per il futuro del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Manca ancora la conferma ufficiale, ma il Sindaco ne è sicuro. «Al 99 per cento sarà quella la data», afferma Santarelli.
Dunque, le bacchettate pubbliche che il primo cittadino di Fabriano ha riservato, attraverso Facebook, nei giorni scorsi, al “suo” ministro, Giulia Grillo, hanno sortito l’effetto sperato. Al “silenzio” stigmatizzato da Santarelli, ne è seguita la fissazione di una data. «L’8 maggio incontrerò il ministro Grillo per parlare del Punto nascita e in generale dell’ospedale Engles Profili. Speriamo in buone notizie», conclude il primo cittadino, da pochi giorni nuovamente papà di Brando, il secondogenito nato all’ospedale di Branca in Umbria. Si cercherà di capire se è veramente intenzione da parte del ministero della Salute procede alla revisione dei contenuti dell’accordo Stato-Regione portando il limite dei parti necessari da 500 a 350. Se così fosse, ci sono buone speranze di riapertura.
«Siamo stati seguiti per tutto il tempo qui a Fabriano e speravamo di farlo nascere all’Engles Profili. Invece, la chiusura del Punto nascita ci ha scombussolato i piani. Conoscevamo già Branca perché Anita è nata nel 2015 in quell’ospedale e così abbiamo deciso di ripetere la positiva esperienza».
In attesa dell’incontro con il ministro della Salute a Roma, l’Amministrazione comunale di Fabriano ha presentato ricorso al Consiglio di Stato avverso la decisione del Tar Marche di non concedere la sospensiva alla decisione della Regione Marche di chiudere il Punto nascita dell’ospedale cittadino. L’atto è stato protocollato a fine aprile. E, quindi, l’udienza per la decisione dovrebbe esserci entro la metà di maggio. In concomitanza o quasi con l’udienza di merito innanzi al Tar Marche fissata per il prossimo 22 maggio.
Dunque, si spera ancora di poter far riaprire il Punto nascita del presidio ospedaliero di Fabriano. E, per questo, si sta lavorando su due tavoli: quello politico con il summit ministeriale e quello giudiziario rappresentato dal Consiglio di Stato e dal Tar Marche.