FABRIANO – Fare il possibile per mantenere aperto il Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Il presidente delle Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha scritto al ministro della Salute, Giulia Grillo. «Quel reparto – riferisce il Presidente – va salvato a tutti i costi. Chiedo al Ministro di intervenire nonostante i parti siano inferiori alle 500 unità», si legge nella missiva. Giovedì 9 agosto, consiglio comunale monotematico a Fabriano, come richiesto in modo unitario da tutte le opposizioni.
L’obiettivo dichiarato è, dunque, quello di ottenere una deroga da Roma proprio per salvaguardare la sala parto di Ostetricia del presidio ospedaliero cittadino. Un servizio che è tornato in discussione nel corso dello scorso mese di luglio, quando cioè, i tecnici ministeriali hanno detto «no» alla richiesta di deroga. Ne è nato un infinito tira e molla politico, con strumentali polemiche con tanto di stucchevole scaricabarile.
Nel frattempo, però, il reparto continua a lavorare anche se il disorientamento fra le gestanti è a livelli di pericolo. Il rischio concreto è che, in autonomia, siano molte le future mamme che – di propria iniziativa – possano rivolgersi ad altri ospedali, come Jesi o, addirittura, a Branca in Umbria. Tutto ciò complicherebbe l’iter per la richiesta di una nuova deroga, facendo diminuire ulteriormente il numero annuo di nati a Fabriano che si attesta, dopo la crisi economica e lavorativa, a non più di 350 parti ogni dodici mesi.
«Serve una deroga da parte del Ministero per dare ossigeno al territorio che è provato da lunghi anni di crisi economica. Per questo – conclude il presidente Luca Ceriscioli –i nostri uffici hanno mandato una nuova missiva al ministro Grillo e agli uffici competenti per replicare al documento tecnico che, alcune settimane fa, ha dato parere negativo alla richiesta di deroga che va avanti dal 2015».
Si spera, vista anche la pressione che l’Amministrazione comunale pentastellata di Fabriano, si possa ottenere la deroga. Intanto, si parla del Punto nascita e di tutta la questione sanità territoriale, durante la seduta consiliare convocata per giovedì prossimo. Probabile, oltre che auspicabile, che venga sottoscritto un documento unitario.