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Fabriano, un anno senza il Punto nascita: forse una speranza

Il 20 febbraio sarà un anno esatto da quando in città non è più possibile nascere. Si cercano strade alternative, guardando all'esempio dell'Emilia-Romagna

La manifestazione in difesa del Punto nascita di Fabriano
La manifestazione in difesa del Punto nascita di Fabriano

FABRIANO – Uno spiraglio per riaprire il Punto nascita dell’ospedale di Fabriano, a pochi giorni dall’anniversario della chiusura avvenuta ufficialmente il 20 febbraio 2019. A proporla è il capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, attraverso un’interpellanza che sarà discussa prossimamente in consiglio comunale.

L’esponente politico di opposizione chiede di replicare anche a Fabriano, quanto sta avvenendo in Emilia-Romagna. Vale a dire, un protocollo sperimentale. «Ѐ notizia recentissima che alcuni Comuni dell’Appennino bolognese hanno avanzato una richiesta per un protocollo sperimentale per consentire a un largo campione di donne, su base volontaria, di partorire nei punti nascita di montagna, chiusi negli ultimi anni perché non raggiungevano gli standard delle 500 nascite all’anno – scrive Giombi nell’interpellanza -. Tale prospettiva, come affermato dal rieletto governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, è frutto del nuovo Patto per la salute siglato nella Conferenza Stato Regioni di dicembre 2019, nel quale, si legge sempre dalla stampa, è stata inserita anche la revisione dei criteri per la riapertura dei punti nascita in tutta Italia».

«Credo che sia importantissimo anche per il Comune di Fabriano ottenere gli stessi obiettivi che sono racchiusi all’interno del protocollo sperimentale sopra citato. Questo anche visto il perdurare delle difficoltà economiche, di mobilità e viabilità, che fanno rischiare alle donne di partorire nelle gallerie o, comunque, in strada. Senza considerare che sono tante le neo-mamme che optano per andare a partorire in Umbria, visto che la strada, la famigerata SS 76, fino a Perugia è di fatto completata e, quindi, si percorre a 4 corsie».

Alla luce di tutto ciò, il capogruppo di Fabriano Progressista interpella l’amministrazione comunale per sapere «se intenda subito provvedere a promuovere anche per il nostro Comune il medesimo procedimento adottato in favore dei comuni dell’entroterra emiliano. Con l’auspicio di un coinvolgimento di tutte le forze politiche, sindacali e associative», conclude Giombi, sottolineando come si debba lottare tutti insieme per conseguire questo obiettivo.