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Quadrilatero: il raddoppio della SS 76 potrebbe slittare da aprile alla fine del 2020

La data annunciata durante la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella primavera dello scorso anno a Fabriano, non sarà rispettata. Ci sono almeno quattro mesi di ritardo sul crono-programma indicato da Anas

Il Presidente Conte e il Ministro Toninelli in visita ai cantieri del Quadrilatero Marche-Umbria

FABRIANO – Il 2020 sarà l’anno del tanto agognato completamento della SS. 76? In teoria la risposta è affermativa, ma certamente non entro la data annunciata durante la visita del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, accompagnato dall’allora ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, avvenuta nella primavera dello scorso anno. La data indicata era aprile 2020. Ma non sarà rispettata perché ci sono almeno quattro mesi di ritardo sul crono-programma indicato da Anas e Quadrilatero in quella occasione. Dunque, a conti fatti ci sono probabilità, poche, che a settembre questa parte del cantiere relativa al maxi lotto n. 2 possa finalmente definirsi chiuso. Ma c’è chi sposta ulteriormente questa asticella portandola a fine anno.

Comunque sia, entro il 2020 il raddoppio della SS. 76, tratto Fabriano-Serra San Quirico, con conformazione a 4 corsie, dovrebbe essere completato. Probabilmente ad eccezione del piccolo tratto di Valtreara, nel comune di Genga, che è ancor sotto sequestro a causa dei sei fusti di cromo esavalente che sono stati ritrovati nel 2018. A conferma di questa road-map, le parole del senatore pentastellato Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici. «Relativamente alla SS 76, Anas ha fatto sapere che i lavori sono conclusi per l’87%. A oggi la situazione resta molto complicata nell’area di Fabriano e nel tratto appenninico tra Albacina e Serra San Quirico. Nelle giornate di maggior traffico, in entrambi i sensi di marcia si assiste spesso a code, incidenti e disagi di ogni genere. Anas ci ha dato garanzie che i lavori subiranno un’accelerata nel 2020: l’obiettivo è togliere definitivamente dal pantano in cui si trova la SS. 76. Tra Albacina e la galleria Sassi Rossi di Genga si cercherà di concludere i lavori entro giugno, per poi completare il resto. La condizione di disagio che crea l’attuale situazione per tutto l’entroterra è gravissima».

Nel tratto di strada oggetto di raddoppio, circa 13 chilometri, e nel cantiere per la Pedemontana delle Marche Fabriano-Muccia, ci sono al lavoro circa 200 operai. Attualmente si lavora per il montaggio del viadotto di Borgo Tufico. L’auspicio è che con il nuovo anno i lavori possano andare avanti speditamente, sempre su più turni, oggi sono due, mattino e pomeriggio, per dare ossigeno al comprensorio. Da evidenziare, infine, che tra Campodiegoli e Fossato di Vico sono terminate le attività di pavimentazione e la circolazione è a quattro corsie. Quindi, Fabriano è molto più vicina a Perugia che ad Ancona.