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Quadrilatero: sbloccata una parte dei pagamenti dei debiti di Astaldi

Soddisfazione a metà per la Cna di Fabriano. Il presidente dell’associazione di categoria, Maurizio Romagnoli: «Recuperare parte di questi crediti è ossigeno puro per le nostre imprese, ma non possiamo pagare noi i debiti esteri di altri»

Maurizio Romagnoli
Maurizio Romagnoli

FABRIANO – Sbloccata una parte dei pagamenti dei debiti di Astaldi nei confronti delle aziende creditrici per quanto riguarda la Quadrilatero. Soddisfazione a metà da parte della Cna di Fabriano: «Non possiamo pagare noi i debiti esteri di altri», il pensiero del presidente dell’associazione di categoria, Maurizio Romagnoli.

Sentimenti ambivalenti rispetto allo sblocco dei pagamenti dei debiti di Astaldi. «Dolce-Amaro. È questo il sapore che rimane in bocca all’economia del territorio fabrianese alla notizia dello sblocco di una parte dei crediti regressi di Astaldi alle aziende collaboratrici, di cui molte del territorio fabrianese e marchigiano. Un sapore dolce, perché in questa crisi profondissima che stiamo attraversando, recuperare parte di questi crediti è ossigeno puro per le nostre imprese. Ma un sapore amarissimo pensando che ancora una volta la zona montana paga debiti e incompetenze che non le appartengono ma di cui ne subisce pesantemente le conseguenze». La riflessione di Romagnoli si fa portavoce del sentimento di stanchezza che le aziende di Fabriano nutrono nei confronti della Astaldi. «Siamo stanchi di pagare gli errori altrui. Bene il pagamento della prima parte da parte di Astaldi, ma adesso si proceda con celerità al saldo. E soprattutto ci auguriamo che rispettino il crono-programma per il completamento dell’opera».

In merito a quest’ultimo aspetto, probabilmente il più importante per il distretto economico di Fabriano e per tutti i residenti: si spera che questa importante opera viaria possa essere ultimata entro i primi sei mesi del 2021, salvo ulteriori intoppi. «Il tema dell’infrastrutture delle aree interne deve tornare al centro del dibattitto politico regionale, a volte troppo schiacciato sulle dinamiche costiere. Il piano “Italia Veloce” messo a punto dal Ministero dei trasporti va nella giusta direzione, con un investimento di 200 miliardi euro per opere strategiche come appunto la SS 76 e il raddoppio della linea ferroviaria Falconara-Orte. Con forza vogliamo che i futuri amministratori della Regione Marche e i rappresentanti di questo territorio prendano di petto questa difficile situazione e trovino rapidamente delle soluzioni. Sarà questo uno dei punti cruciali su cui, assieme alle altre associazioni di categoria, concentreremo il documento che presenteremo a tutti i candidati alla Regione del fabrianese», conclude Romagnoli.