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Quadrilatero: i sindacati pronti a chiedere un incontro per il nuovo cronoprogramma

Finalmente iniziati i lavori di asfaltatura della tratta SS 76 tra Cancelli e Fossato di Vico. Se non ci saranno ulteriori intoppi, entro qualche mese lo svincolo di Sassoferrato sarà nuovamente aperto

Operai nei cantieri della Quadrilatero (Immagine di repertorio)

FABRIANO – Gli operai della Astaldi, nell’ambito del progetto Quadrilatero maxi lotto n. 2, hanno finalmente iniziato i lavori di asfaltatura della tratta SS 76 tra Cancelli e Fossato di Vico. Questo vuol dire che, se non ci saranno ulteriori intoppi, entro qualche mese lo svincolo di Sassoferrato sarà nuovamente aperto. Probabilmente, entro ottobre, con un ulteriore ritardo – già sancito nel luglio scorso – sul crono-programma. Se ne potrà sapere di più, nell’incontro che i sindacati di categoria sono pronti a richiedere con il contraente generale, Astaldi, per l’appunto.

«Se il cronoprogramma verrà rispettato – dichiarano le parti sociali – i lavori in questa tratta al confine tra le due Regioni dovrebbero finire entro ottobre», confermando, quindi, gli ulteriori tre mesi di ritardo rispetto a quanto dichiarato nella primavera scorsa in occasione della visita del Premier, Giuseppe Conte, e del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli. In quella occasione si era parlato di fine luglio, ma le difficoltà finanziarie di Astaldi, a oggi pare quasi risolte con l’ingresso di Impregilo e Cdp nel capitale sociale, hanno determinato un ritardo di tre mesi circa sulla nuova tabella di marcia. In particolare, i mancati pagamenti alle ditte creditrici, circa 40 fra Marche e Umbria, hanno determinato ritardi nell’approvvigionamento di materiali, fra questi l’asfalto. Ora, sembra che almeno questa problematica sia stata parzialmente risolta e sono iniziati i lavori per permettere l’apertura dello svincolo.

Per il completamento, invece, dell’intero maxi-lotto n. 2 della Quadrilatero Fossato di Vico-Fabriano-Serra San Quirico, difficilmente si rispetterà la data dell’aprile 2020, promessa da Astaldi al Premier e al Ministro. Probabile che si dovrà attendere l’estate del prossimo anno, salvo ulteriori ritardi. «Ad Astaldi – confermano i sindacati di categoria – chiederemo un incontro dopo il 9 settembre per avere conferme sul rispetto del cronoprogramma ed eventuali aggiornamenti sulle lavorazioni». Dal rientro delle ferie, dopo Ferragosto, alcuni subappaltatori sono tornati in cantiere. Circa 200 le unità al lavoro nei cantieri tra Cancelli e Borgo Tufico, su due turni, mattina e pomeriggio. L’obiettivo è quello di chiedere un aumento di personale in cantiere per velocizzare i lavori.

Capitolo finale merita la sorte del Fondo Salva Imprese che con la crisi di Governo potrebbe subire contraccolpi. Non tanto nella sua costituzione, ormai avvenuta, ma in tutto ciò che concerne l’iter per poter pagare le aziende creditrici. I parlamentari di Lega e Movimento 5 Stelle si erano affrettati a dichiarare che i pagamenti sarebbero avvenuti entro settembre. Ma, subito dopo, il Governo è caduto. I tempi, quindi, potrebbero dilatarsi fino a ottobre o anche più. Una situazione che potrebbe nuovamente inasprire gli animi delle aziende creditrici e non si possono, quindi, escludere nuove forme di protesta.