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Fabriano, si riaprirà il Punto nascita? C’è una speranza grazie alla rinnovata sinergia Regione, Comune e Asur

Le tre parti hanno deciso di congelare, attraverso la richiesta congiunta di un rinvio, l'udienza innanzi al Consiglio di Stato. Tempo utile per individuare una soluzione politica

Punto nascita di Fabriano foto
Punto nascita di Fabriano foto

FABRIANO – Riapertura Punto nascita all’ospedale Engles Profili di Fabriano, uno spiraglio molto concreto. Comune, Regione Marche e Asur inizieranno a dialogare concretamente per cercare di conseguire questo risultato. In tal senso, a dimostrazione che la volontà politica non manca, l’aver ottenuto – di comun accordo – la presentazione al Consiglio di Stato di un differimento dell’udienza che si sarebbe dovuta tenere il 18 marzo scorso. Richiesta che è stata accolta.

Quindi, in pratica, si congela l’iter giudiziario-amministrativo, in favore di una trattativa politico-sanitaria. «Si tratta solo del primo importante passo di un percorso che sarà lungo e difficile, ma che ci consente di ricominciare a sperare», il commento del primo cittadino di Fabriano Gabriele Santarelli.

Tornare a partorire a Fabriano, all’Engles Profili? Forse, con calma. Si spera. Questo il sentimento di rinnovata speranza che aleggia in città. Il sindaco Santarelli ha trovato una sponda concreta nella nuova maggioranza di centrodestra che governa le Marche. Tanto che si è deciso – di comun accordo fra Comune, Asur e Regione – di rinviare l’udienza innanzi al Consiglio di Stato, contro la decisione di chiusura del Punto nascita nel presidio ospedaliero cittadino. In pratica, è congelata in attesa di eventuali sviluppi.

Un risultato sicuramente importante che porta il primo cittadino di Fabriano a una dura considerazione politica nei confronti dell’ex maggioranza di centrosinistra che governava la Regione e di tutti coloro che, a livello locale, lo hanno attaccato su questa importante questione. «Lasciatemi solo dire che nessuno a questo punto potrà più dire che la scelta di chiusura del reparto non era strettamente una volontà della Regione che nulla ha fatto per evitarlo nonostante ne avesse le possibilità, come ho sempre sostenuto e strenuamente provato a spiegare ricevendo in cambio minacce di querele dall’ex presidente di Regione e accuse di immobilismo e inadeguatezza da parte delle opposizioni in Comune», attacca Santarelli.

«Sarebbe stato molto più semplice evitare la chiusura che non dover affrontare ora il percorso per la riapertura. Anche su questo tema si sono sprecate speculazioni politiche, attacchi frontali e narrazioni fasulle da parte di chi ha dimostrato come sempre di avere più a cuore la difesa dell’appartenenza politica che non gli interessi della comunità. Ora andiamo avanti», le sue parole conclusive.