FABRIANO – L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona ha deciso di rendere itinerante la sua assemblea degli iscritti. La scelta, questa volta, è andata su Fabriano. Al centro dell’incontro, svoltosi nei giorni scorsi, anche il tema della ricostruzione post-sisma dell’agosto-ottobre 2016.
«Vogliamo testimoniare tutta la nostra vicinanza come categoria professionale – ha detto Alberto Romagnoli, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona – a quei territori colpiti duramente dal sisma nell’agosto 2016, affinché si acceleri quel percorso di ricostruzione che la gente auspica per tornare alla normalità».
Prima dell’Assemblea, presso l’oratorio della Carità, si è tenuto il seminario “Ricostruzione post sisma negli edifici pubblici e nelle chiese”, che ha visto la presenza – tra gli altri – di Cesare Spuri, direttore Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016 e Andrea Crocioni, Dirigente Ufficio speciale per la ricostruzione area Macerata. E proprio da Fabriano che è stata una delle città protagoniste della “buona ricostruzione” dopo il terremoto del 1997 e che è ancora sede di un distaccamento del Genio Civile, si fa sentire forte la posizione degli ingegneri dorici contro la legge sismica regionale che ha sancito il passaggio delle funzioni in materia sismica dal Genio Civile alle amministrazioni comunali.
«Un errore – secondo gli ingegneri di Ancona – che potrebbe avere pesanti ripercussioni sia sull’attività edilizia sia su quella delle amministrazioni. Recente è la missiva che gli stessi comuni hanno indirizzato all’Anci, nella quale si chiede di rimettere le deleghe in materia sismica al Genio Civile, proprio come auspicato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona», è stato ribadito durante l’incontro di Fabriano.
Il tema della ricostruzione a Fabriano è molto sentito. Sono state tante le inagibilità a seguito delle forti scosse del terremoto del Centro Italia. E ancora oggi non è chiaro quando si potrà effettivamente tornare a ricostruire.