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Convocato e subito rimandato il consiglio comunale aperto a Fabriano per il futuro dell’ospedale

La decisione a seguito dell'annuncio che il presidente Ceriscioli non sarebbe stato presente il 3 agosto prossimo per precedenti impegni. Intanto, la maggioranza pentastellata è fortemente attaccata dal consigliere, Andrea Giombi, che la definisce anti-democratica

Andrea Giombi, capogruppo di Fabriano Progressista
Andrea Giombi, capogruppo di Fabriano Progressista

FABRIANO – Neppure il tempo di annunciare la convocazione che è stato subito rinviato il consiglio comunale aperto sui temi della sanità di Fabriano. Intanto, si riaccende la polemica politica.

Doveva svolgersi il 3 agosto prossimo alle 18, e invece, si svolgerà i primi giorni di settembre, l’Assise civica di Fabriano dedicata alla situazione dell’ospedale Engles Profili, in particolare del nuovo rischio concreto di chiusura del Punto nascita. Ad annunciarlo, la presidente del civico consesso, Giuseppina Tobaldi.

«Mi è stata comunicata l’indisponibilità a partecipare al Consiglio comunale aperto sia di Fabrizio Volpini che del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Ritenendo importante la loro presenza, visti gli argomenti all’odg, ho accettato di posticipare il Consiglio comunale ai primi di settembre». La presidente Tobaldi non intende prendersi alcuna responsabilità circa il posticipo e, quindi, ha chiesto che gli venisse inviata una mail con la quale il «presidente Ceriscioli e il dott. Volpini chiedono il posticipo della data, si impegnino a essere presenti e indichino una o più date utili». Come dire, è colpa loro il posticipo.

Ma a gettare nuova benzina sul fuoco è il capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, che attacca frontalmente la maggioranza pentastellata. «Il 24 luglio alle 18:30, si sarebbe dovuta svolgere la commissione sulla sanità al fine di redigere un documento condiviso dalle forze politiche consiliari da presentare al Consiglio comunale aperto. È invece successo un fatto gravissimo: senza che dessi il consenso in qualità di Presidente della Commissione sulla sanità, la maggioranza di governo d’imperio ha imposto che si tenesse la commissione Area Economico Finanziaria da doversi discutere con priorità rispetto alla commissione sanità, convocata precedentemente nei tempi e nei modi dovuti, rinviando la discussione sul tema socio sanitario al termine dei lavori. Per massima precisione faccio notare che già, a mio malgrado, avevo dato l’assenso a che si discutesse congiuntamente la commissione sulla sanità con la seconda commissione (Area Tecnica), ma solo per il fatto che quest’ultima aveva un unico punto all’ordine del giorno e per ottenere il risparmio dei gettoni di presenza».

Dopo il racconto, la morale politica. «Tale scelta, a mio avviso, ha testimoniato l’indifferenza più totale sul tema socio sanitario, impedendo di fatto che venisse redatto un documento unitario da presentare al prossimo Consiglio comunale aperto, il quale quindi risulta vuoto di contenuti concreti». Ma forse nella maggioranza già sapevano che sarebbe stato poi rinviato.

Comunque sia, Giombi sottolinea «l’assenza del Sindaco, nonché del Vice Sindaco, nonché dell’Assessore in tema sanità. Per queste ragioni in qualità di presidente della commissione Sanità, mi sono trovato costretto, a causa della più totale chiusura agli appelli ripetuti per poter tenere i lavori della commissione stessa, come previsto dal Regolamento, ad abbandonare l’aula in segno di forte e completa dissociazione dal comportamento anti democratico tenuto dalla maggioranza governativa e a difesa delle Istituzioni comunali patrimonio di tutti».