Attualità

Sanità a Fabriano: anche la Croce Azzurra è preoccupata

Il presidente Aldo Costantini approfitta del report sulle attività svolte nel 2019 per intervenire sull'argomento caldo del momento. Ecco le sue parole

Croce Azzurra di Fabriano
Il gruppo della Croce Azzurra di Fabriano

FABRIANO – La politica sanitaria regionale preoccupa non solo i Comuni dell’entroterra, in primis Fabriano per le sorti del proprio ospedale, ma anche il mondo dell’associazionismo legato all’ambito sanitario. È il caso della sezione di Fabriano della Croce azzurra, che in occasione del report sulle attività svolte nel corso del 2019 lancia un forte allarme. «Questa politica sulla sanità, oltre a creare forte disagio ai malati che devono affrontare trasferimenti per sottoporsi a esami diagnostici e interventi, crea molta incertezza alle associazioni», sono le parole del presidente Aldo Costantini.

Sono tanti i servizi svolti nel 2019 dalla Croce Azzurra di Fabriano sul fronte trasporto sanitario: ne sono stati effettuati ben 1.967, come accompagnamento dei malati per visite, dimissioni e altre prestazioni effettuate per conto Asur, con l’aggiunta di 287 servizi territoriali di emergenza 118; i trasporti privati invece sono stati 1.503.

Sono state 189 le presenze durante le manifestazioni sportive, che portano, quindi, il totale complessivo delle attività annuali a 4.432, equivalenti a 192.626 chilometri percorsi durante il 2019.
Nell’anno appena chiuso, inoltre, si è rinnovato il consiglio direttivo. Il nuovo presidente è Aldo Costantini, che è affiancato dal vicepresidente Vincenzo Scattolini, dal segretario Maurizio Cola, dalla tesoriera Loretta Tonini, dalla responsabile della formazione Maria Paola Bartocci, dal responsabile del materiale sanitario Giuseppe Calamici e dal responsabile attività 118 e gruppo giovani Marco Merloni.

Il presidente Aldo Costantini

«Il nostro primo atto è stato quello di inaugurare il defibrillatore donato al comune di Fabriano e installato nei pressi della Fontana Sturinalto, sotto il palazzo Vescovile. Per quel che riguarda il nostro parco mezzi, questo è composto da una nuova ambulanza per il soccorso di categoria A- ALS; altre due ambulanze di soccorso; cinque ambulanze da trasporto; tre pulmini per trasporto disabili; tre auto 4×4; un’auto per trasporto organi e plasma; un’infermeria mobile. Durante il 2019 – evidenzia il presidente Costantini – abbiamo inaugurato un nuovo pulmino per il trasporto disabili con relative attrezzature di sicurezza e con sollevatore elettrico per il trasporto delle carrozzine».

Per quel che riguarda la formazione, «nell’ottobre scorso, abbiamo realizzato il 29° corso di primo soccorso rivolto alla cittadinanza, completamente gratuito, al quale hanno partecipato in 60 e ben 29 corsisti hanno superato l’esame finale decidendo di rimanere in Croce Azzurra come volontari attivi».

I progetti futuri? A febbraio partirà un altro corso di formazione con il quale saranno formati sul defibrillatore gli agenti della Polizia municipale di Fabriano. «L’intenzione è di formare in questo campo anche i commercianti del centro storico».

Il defibrillatore di piazza del Comune

Fin qui le note liete. Ma il presidente Costantini non nasconde una forte preoccupazione. «Come cittadini e come associazione siamo fortemente consapevoli del progressivo smantellamento di diverse strutture ospedaliere in ambito regionale, compreso l’ospedale Engles Profili di Fabriano, rendendo sempre più precaria l’offerta dei servizi sanitari. Questa politica, oltre a creare forte disagio ai malati che devono affrontare trasferimenti per sottoporsi a esami diagnostici e interventi, crea molta incertezza anche nelle associazioni. Infatti, abbiamo difficoltà a poter programmare le nostre attività per mantenere un efficiente servizio, perché non sappiamo quali siano le strutture ospedaliere di riferimento. Ciò si ripercuote, infine, anche sui programmi tesi al rinnovo del parco automezzi o all’acquisto di nuove attrezzature di recente innovazione. L’auspicio – conclude Costantini – è che si possa capire l’importanza di un capillare servizio sanitario e la grande valenza e il supporto che associazioni, quali la Croce azzurra, sanno garantire».