FABRIANO – L’unità operativa di Pediatria dell’ospedale Engles Profili di Fabriano ha i giorni contati. Entro la fine di questa settimana o, al massimo, entro la prima decade di giugno, potrebbe essere chiusa. E questa situazione non sembra essere imputabile a scelte di razionalizzazioni politiche, quanto piuttosto alla carenza nazionale di medici specializzati in Pediatria.
Un paradosso che sarà pagato da Fabriano e da tutti i residenti che gravitano sulla sanità garantita dal presidio ospedaliero cittadino. È, infatti, andato a vuoto il tentativo di ricerca di personale, in particolare un medico a cui affidare il ruolo di Primario, da parte dell’Asur in tutta la Regione Marche. Nessun medico pediatra arriverà per coprire la carenza di personale che si è determinata a seguito delle ultime due defezioni.
Ciò vuol dire che, se non arriverà un aiuto dalla vicina Umbria, l’unità operativa chiuderà. In queste ore, si sta provando a espletare una ricerca in Umbria per coprire questi posti di lavoro. Se anche questo tentativo non andrà a buon fine, il 31 maggio o – al più tardi – entro la prima decade di giugno, sarà scritta la parola fine. Seppur, come si dice, temporaneamente. Ma, in molti credono, definitivamente. Con l’aggiunta che anche il punto nascita sarebbe chiuso, di conseguenza.
Si sta muovendo il Partito democratico attraverso una mozione presentata dal gruppo consiliare di Fabriano. «I buoni risultati ottenuti in questi anni, nei quali l’unico punto nascita dell’entroterra è stato mantenuto, verrebbero vanificati dall’assenza di pediatri che ne comporterebbero la chiusura. La inderogabile necessità di mantenere due servizi così importanti sul territorio di Fabriano. Per questo si propone di dar vita al Presidio sanitario unico di Area Vasta articolato su tre ospedali di primo livello – Fabriano, Jesi e Senigallia – con la costituzione di un unico dipartimento di pediatria, designando il dirigente unico, a supporto dei punti nascita dei tre presidi ospedalieri», questo il testo della mozione indirizzata al sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.
In pratica, con un unico primario, si potrebbero meglio gestire le risorse umane e garantire quella continuità necessaria del servizio. Si spera, però, che non sia troppo tardi.