SASSOFERRATO – Tragedia a Sassoferrato. Intossicazione da monossido di carbonio. Perde la vita una bambina di undici anni. Il fratellino, sette anni, lotta fra la vita e la morte. I genitori, invece, stanno bene e sono stati loro a lanciare l’allarme. Probabile che il tutto sia stato causato da una stufa artigianale presente nella stanza dove dormivano i due figli.
Sono ore di angoscia per una famiglia, sembra di origine del Sud America, che abita in una casa nella frazione Aspro-Coldellanoce del comune di Sassoferrato. Questa mattina, 11 gennaio, intorno alle 7:15/7:30, i genitori hanno dato l’allarme.
A raccogliere la chiamata, i vigili del fuoco del distaccamento di Arcevia che sono intervenuti sul posto con una squadra di cinque uomini a bordo di un mezzo. In loro aiuto, è giunta da Ancona la squadra speciale dei vigili del fuoco, con un carro specializzato NBC, nucleare batteriologico e chimico. Presenti anche i carabinieri della stazione di Sassoferrato e l’ambulanza del 118.
Le notizie sono ancora frammentarie, ma sembra che purtroppo, ci sia stato un decesso. A morire la figlia della coppia di appena undici anni. Versa in gravissime condizioni il fratello di sette anni. I sanitari stanno facendo il possibile per rianimarlo e stabilizzarlo sul posto, prima di decidere un eventuale trasferimento in direzione degli ospedali o di Fano o di Ravenna, dove è presente la camera iperbarica più vicina. I genitori, come detto, non presentano alcun sintomo da intossicazione da monossido di carbonio.
Sembra che la tragedia sia stata provocata dal cattivo funzionamento di una stufa artigianale presente nella stanza dei bambini. Ma il tutto è ancora al vaglio degli investigatori.