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Sassoferrato: inaugurata la 68° edizione della Rassegna Salvi

Il tema portante della manifestazione quest’anno è il “68”, e vuole proporre, al ricorrere del 50° anniversario, una visione contemporanea del confronto di un giovane artista con gli argomenti chiave di quel periodo storico

L'inaugurazione della Rassegna Salvi a Sassoferrato
L'inaugurazione della Rassegna Salvi 2018 a Sassoferrato (Foto di repertorio)

SASSOFERRATO – Inaugurata la Rassegna Internazionale D’Arte / Premio  G.B.Salvi 2018, giunta alla sua 68° edizione, presso la suggestiva cornice del Palazzo degli Scalzi in Piazza Gramsci, alla presenza del Comitato Scientifico/organizzativo, composto dal sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli, dall’assessore comunale alla cultura, Lorena Varani, dal curatore Riccardo Tonti Bandini e dal Galliano Crinella, già docente presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e rappresentante della stessa Università.

Organizzata dal Comune di Sassoferrato con il contributo della Regione Marche, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, la Rassegna  risponde alla tradizionale e consolidata finalità di promuovere iniziative rivolte in particolare alla valorizzazione degli artisti giovani, delle nuove tendenze e dei nuovi linguaggi stilistici, mantenendo comunque alto il livello qualitativo della manifestazione con sezioni dedicate ad artisti affermati,  proprio per  questo  la manifestazione continua a costituire, anno dopo anno, un importante punto di riferimento per tanti artisti e critici.

Il tema portante della manifestazione quest’anno è il “68”, e vuole proporre, al ricorrere del 50° anniversario, una visione contemporanea del confronto di un giovane artista con gli argomenti chiave di quel periodo storico.

«Il 2018 è l’anno della 68° edizione del Premio Salvi e il cinquantesimo anniversario del 1968, anno che ha segnato profondamente la cultura occidentale quindi il progetto – ha dichiarato Riccardo Tonti Bandini – vuole soffermarsi sugli aspetti e sulle tematiche che hanno impegnato l’arte in quel periodo e sui punti di vista del nostro territorio. È una manifestazione che guarda ai giovani artisti emergenti delle Marche e non solo. Con questo spirito si intende promuovere una serie di mostre ed incontri per parlare con il pubblico di temi propri del ’68 che si svolgeranno nella città invitando la cittadinanza e facendo delle convenzioni con le scuole, perché saranno dei momenti di confronto e di formazione. Come consuetudine si terranno dei laboratori didattici per i giovani studenti delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie del comprensorio di Sassoferrato e di Fabriano».

Diverse sezioni animano la Rassegna che prevede: Il Premio riservato a giovani artisti under 35 operanti nel territorio italiano; Il Premio Piccola Europa, riservato a invito, a giovani artisti delle Accademie Europee; Una esposizione dei lavori storici del ’68 della collezione del Premio Salvi;

Le personali degli artisti invitati fuori concorso: Renzo Marasca, Michele Alberto Sereni, Nevio Mengacci; Una sezione riservata al Museo Omero; Una sezione riservata alle opere del Premio Edgardo Mannucci 2018 di Arcevia; Una sezione degli artisti fuori concorso riservata alla fotografia e realizzata in collaborazione con la FIAF, dedicata ai vincitori del “FacePhotoNews 2017.

Le opere esposte visitabili fino al 4 novembre: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 15:30 alle 18:30; lunedì, martedì, mercoledì e giovedì visite su prenotazione, nelle sedi del Palazzo della Pretura, del Palazzo degli Scalzi, della Chiesa di San Giuseppe, e della Chiesa di San Michele Arcangelo.

Tra le collaborazioni, oltre all’ormai consolidato sodalizio con il comune di Arcevia, Premio Edgardo Mannucci, si sottolinea la sinergia con la Pinacoteca Civica di Jesi. Come da tradizione, la rassegna verrà impreziosita da un catalogo con testi critici e immagini delle opere in mostra.