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A Sassoferrato “La Battaglia delle Nazioni”

Il 28, 29 e 30 luglio nell'area archeologica dell'antica Sentinum è in programma la rievocazione storica che farà ritornare indietro al 295 a.C.: da una parte i Romani, dall'altra i Galli e i Sanniti. Giulietti della Pro Loco: «Lo scorso anno 4mila presenze»

Gli eserciti pronti a combattere "La Battaglia delle Nazioni"

SASSOFERRATO – Nell’estate del 295 a.C. nella piana dell’attuale Sassoferrato – l’antica Sentinum – si svolse una grande battaglia tra Romani e truppe confederate di Galli e Sanniti. Dagli storici è sempre stata chiamata “La Battaglia delle Nazioni”, per la vastità di genti coinvolte.

Dallo scorso anno, l’evento si è fatto rievocazione storica grazie all’organizzazione della Pro Loco di Sassoferrato e del Comune di Sassoferrato, con la partecipazione di numerose associazioni specializzate tra cui il Gauum e l’organizzazione “Ad pugnam parati”.

L’appuntamento, quest’anno, è per il fine settimana in arrivo: 28, 29 e 30 luglio. «Lo scorso anno abbiamo avuto oltre 4mila presenze – riferisce Marco Giulietti, presidente della Pro Loco di Sassoferrato. – Fatta esperienza, in questa edizione abbiamo potenziato quanto di buono già fatto, proponendo un programma molto ricco di eventi ed iniziative, con l’aggiunta di un punto di ristorazione presso l’area archeologica».

In calendario il convegno, approfondimenti, visite guidate, didattica frontale, spettacoli e soprattutto le rievocazioni che riguardano l’addestramento delle truppe, i duelli, le strategie militari, gli accampamenti e – fiore all’occhiello – la rappresentazione della battaglia. Il tutto ad ingresso libero.

A portare in scena – è proprio il caso di dirlo – questo spettacolo permanente, saranno gli esperti rievocatori di “Ad Pugnam Parati”, che raccoglie associazioni specializzate provenienti da tutta Italia.

«Si tratta di gruppi che garantiscono una assoluta veridicità nelle rievocazioni e negli abbigliamenti, basandosi su dati storici e ricerche, in questo caso sulle informazioni lasciateci dallo storico Tito Livio», conclude Giulietti.

Domani il ricchissimo programma della tre-giorni.