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Sassoferrato: Ultimo appuntamento con il Chi è? Sentinate

Le conversazioni sugli illustri personaggi che hanno avuti i natali nella città sentinate terminano questo pomeriggio con la figura del cardinale Alessandro Oliva. A parlarne, Francesco Iacobini. Un'iniziativa di successo che sarà ripetuta

SASSOFERRATO – Si conclude questo pomeriggio, 23 novembre, il ciclo di incontri promosso a Sassoferrato e denominato Il “Chi è?” sentinate. Francesco Iacobini racconta il cardinale Alessandro Oliva. Appuntamento alle 17 all’interno dei locali del Palazzo Oliva che è sede del Museo civico d’arte e della pregevolissima Raccolta degli incisori marchigiani “Mirella e Franco Pagliarini”.

La sesta e ultima conversazione del primo ciclo ‘300/’400/’500 della rassegna Il “Chi è?” sentinate sarà curata da Francesco Iacobini che presenterà gli aspetti della biografia, del pensiero e dell’azione dell’insigne Prelato nato a Cà Boccolino di Sassoferrato nel 1407 da umile famiglia, la cui formazione scolastica fu perfezionata nel convento di S. Agostino a Perugia. Qui, nel 1418, intraprese il noviziato e iniziò lo studio della logica e della dialettica. Gli studi filosofici e teologici furono completati con S. Giovanni Evangelista di Rimini, presso lo Studio generale dell’Ordine. Quindi, il trasferimento a Bologna dove, a partire dal 1431, svolse anche il suo tirocinio in qualità di cursore, come era consuetudine per gli eremitani, prima di conseguire il titolo di lector ed essere assegnato, il 17 ottobre 1433, al convento di Perugia. Qui, nel 1437, promosso baccelliere sentenziario da Gerardo da Rimini, e l’anno successivo divenne magister, completando il cursus honorum accademico.

La carriera di Oliva vide poi una svolta, sancita forse nel 1443 al capitolo generale celebrato a Siena: assegnato al convento di S. Agostino a Perugia, dal 1444 al 1459, insegnò teologia nello Studio dell’Ordine e filosofia nello Studium perusinum. Si dedicò inoltre con successo alla predicazione.

Nell’aprile 1456 fu nominato vicario generale dell’Ordine. Ma rimase solo pochi mesi al vertice degli eremitani perché Pio II, il 5 marzo 1460, lo nominò Cardinale presbitero col titolo di S. Susanna. Con Papa Piccolomini, Oliva aveva un rapporto di solida fiducia, essendo stato da questi inviato nell’ottobre 1458 presso Francesco Sforza per indurlo a partecipare alla crociata contro i turchi.  Il neo-cardinale fu inviato come legato a Siena, Perugia e nelle Marche, ove fece opera di pacificazione; si occupò anche della traslazione del capo di s. Andrea apostolo, proveniente dall’Oriente. Non ebbe modo tuttavia di mettere alla prova sino in fondo le sue capacità, perché morì nell’agosto 1463, a Tivoli.