FABRIANO – «Fare il possibile per mantenere il servizio del Giudice di Pace a Fabriano». Questo quanto dichiarato nelle scorse settimane dai componenti dell’Associazione giuridica Carlo Galli di Fabriano insieme all’Ordine degli Avvocati di Ancona in merito alla complessa vicenda legata al mantenimento degli uffici del Giudice di pace in città.
«Il mantenimento dei presidi decentrati è di primaria importanza per l’amministrazione della giustizia. Sul caso Fabriano abbiamo partecipato a diversi incontri e sia con l’Amministrazione comunale che con il presidente del Tribunale, Giovanni Spinosa e possiamo garantire che si sta guardando e lavorando tutti nella stessa direzione in favore soprattutto del territorio, e non tanto o non solo per gli avvocati o per il sistema giustizia. Accentrare tutto ad Ancona significa rallentare i tempi di una giustizia già ingolfata e in grave carenza di personale, aggravando una situazione critica e non considerando riforme che andranno in vigore in un futuro prossimo», hanno evidenziato.
Il mantenimento degli uffici del Giudice di pace a Fabriano, oltre a non impoverire ulteriormente un territorio già provato da anni di crisi economica e dalla mancanza di servizi adeguati, comporterebbe un vantaggio in considerazione del fatto che nel 2021 entrerà in vigore una riforma che aumenterà la competenza degli uffici del Giudice di pace, assorbendo molti procedimenti che attualmente si svolgono nei Tribunali. In pratica, con l’entrata in vigore della riforma, negli uffici giudiziari di Fabriano si svolgeranno procedimenti attualmente di competenza del Tribunale. È come se Fabriano tornasse in parte ad avere la sezione distaccata del tribunale, ma tale possibilità, in caso di chiusura dell’ufficio del Giudice di pace, verrebbe meno, lasciando il territorio privo di un presidio di giustizia.