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Si ritorna a scuola: il sindaco Santarelli come Steve Jobs: «Siate curiosi e ribelli»

Prima campanella del nuovo anno scolastico a Fabriano. Il primo cittadino e l'assessore con delega alla Pubblica istruzione invitano gli oltre 5.400 studenti a impegnarsi. Un grazie particolare agli insegnanti e personale non docente

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Ritorno sui banchi di scuola a Fabriano. Ecco il messaggio del sindaco, Gabriele Santarelli, e dell’assessore con delega alla Pubblica istruzione, Simona Lupini.

Il primo cittadino, riecheggiando vagamente il compianto fondatore della Apple Steve Jobs, invita gli oltre 5.400 studenti fabrianesi a essere curiosi. «La scuola non è solo imparare a far di conto o a leggere un testo in italiano o in una lingua straniera; non è neanche solo imparare nomi di filosofi e il loro modo di guardare e interpretare il mondo o memorizzare il nome di battaglie epiche e le date di avvenimenti storici; non è solo apprendere tecniche negli ambiti più vari né solo capire come funzionano le cose. La scuola è anche e soprattutto stimolo alla conoscenza, nutrimento quotidiano della curiosità. È socializzazione, è imparare a conoscere sé stessi e gli altri, è coltivare la capacità di meravigliarsi di fronte a cose nuove, è condivisione ed integrazione. Per cui siate curiosi, non accontentatevi mai, pretendete risposte alle vostre domande, abbandonatevi alla meraviglia, scavate dentro voi stessi, confrontatevi con i vostri compagni».

Agli insegnanti e personale non docente «rivolgo un grazie per la loro missione e per il loro servizio. Siate orgogliosi del ruolo che rivestite perché state lavorando per crescere e formare gli uomini e le donne che dovranno guidare il mondo nei prossimi anni. Un augurio di buon anno scolastico a tutti e un ultimo invito agli studenti: siate ribelli», la conclusione di Santarelli.

Molto istituzionale, invece, il saluto dell’assessore Lupini. «Mi fa piacere portare a tutti i coinvolti il saluto dell’Amministrazione comunale appena insediata, aggiungendo la mia personale speranza che sia un anno scolastico pieno di progetti congiunti, che vadano a valorizzare la creatività degli alunni e studenti nelle diverse modalità espressive legate alla specialità di ogni fase dello sviluppo, nonché la professionalità del corpo insegnanti, per dimostrare alle nuove generazioni che, nonostante la crisi economica, nonostante gli eventi sismici, la creatività e la propositività, che sarà il canovaccio che unirà tutti noi nel nuovo anno, sono sempre forieri di rinascita».