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Sassoferrato Genga, questa stagione resterà comunque storica

La promozione in Eccellenza è sfuggita in finale, ma la squadra sentinate - da neopromossa - è andata ugualmente molto al di sopra delle aspettative: partita per salvarsi, è arrivata a un passo dal salire nella massima categoria regionale. «Complimenti a tutti, dieci mesi fantastici», dice il diesse Appolloni

Un momento della finale per salire in Eccellenza tra Sassoferrato Genga e Montefano

SASSOFERRATO – Tempo di bilancio in casa Sassoferrato Genga. Un bilancio che, nonostante la sconfitta nella finale per salire in Eccellenza, è da considerare assolutamente positivo. Anzi, storico.

«Abbiamo toccato il punto più alto nella storia del calcio cittadino di Sassoferrato e Genga». Bastano queste parole del direttore sportivo sentinate Cristian Appolloni per riassumere gli ultimi dieci mesi. Neopromosso in Promozione, infatti, il Sassoferrato Genga – dopo le prime partite di assestamento – ha iniziato a macinare vittorie su vittorie, issandosi ben presto al vertice della graduatoria del girone A, anche con sei punti di vantaggio.

Un calo fisiologico ha portato a chiudere al 4° posto con 48 punti (14 successi, 6 pareggi, 10 sconfitte, la miglior difesa con appena 25 gol subiti), utile per i play-off, dove i sentinati hanno eliminato – giocando sempre in trasferta – prima il Mondolfo e poi la Filottranese, sempre per 0-1, e sempre con reti di Arcangeli su rigore. In finale, sabato 9 giugno, è stato più bravo il Montefano che si è imposto per 3-0, ma il Sassoferrato Genga non ha giocato male, gli avversari sono stati più precisi e cinici. Resta comunque un risultato storico, quello di essere arrivati a giocarsi il salto in Eccellenza, situazione mai verificatasi in precedenza per il Sassoferrato Genga.

«Complimenti a tutti – prosegue Appolloni – a partire dai ragazzi che hanno difeso in campo i nostri amati colori bianco azzurri, dimostrando a tutti fino all’ultimo secondo dell’ultima partita che la gente come noi non molla mai; allo staff tecnico, eccellente nella gestione della squadra, con un’attenzione e una cura dei dettagli mai vista prima; al nostro super custode Elio, che trasforma la nostra realtà “dilettantistica” in una realtà “professionistica”; ai componenti della società, fantastici compagni di avventura che hanno fatto mille sacrifici per poter gestire il tutto; ed infine grazie a tutti i nostri splendidi tifosi, quelli veri, quelli che ci sono stati fin dall’inizio quando nessuno credeva in questa squadra, quelli che hanno organizzato i pranzi, le trasferte insieme, i pullman e tutto ciò che ha reso questa stagione storica».

Sostenitori che erano in trecento nella finale sul campo neutro di Chiaravalle e che alla fine hanno applaudito comunque i propri giocatori per le tante emozioni regalate durante la stagione.