FABRIANO – In un Oratorio della Carità gremito, si è svolta la XXIII edizione del Premio nazionale Gentile da Fabriano. Il premio, quest’anno, ha avuto come tema L’infinita bellezza, prendendo spunto dal bicentenario dell’Infinito leopardiano. Condotto da Barbara Capponi, giornalista del TG1, l’evento, promosso e organizzato dall’Associazione “Gentile Premio”, si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Marche e del Comune di Fabriano.
«Il Premio, che ha come enti sostenitori Fondazione Carifac, Faber SpA, Regione Marche, Fedrigoni Group, Ueber Srl, Diatech Pharmacogenetics, è una rassegna annuale di intelligenze, esperienze professionali e culturali che va a coprire una vastità di ambiti, dalla scienza all’economia, dall’arte e la cultura al cosiddetto “quarto potere” e al volontariato», hanno sottolineato gli organizzatori prima di dare il via alla consegna dei premi.
I premiati sono stati per la Sezione “Vite di italiani”: l’artista Pino Guzzonato; per la Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”: lo storico dell’arte Andrea De Marchi; per la Sezione “Scienza, ricerca e innovazione”: lo psichiatra Vittorino Andreoli; per la Sezione “Economia, impresa e società”: la stilista e vicepresidente di Aeffe Spa Alberta Ferretti; per la Sezione “Officina marchigiana”: il disegnatore e animatore fotografico, Simone Massi. Come accade da qualche anno, poi, è stato assegnato un Premio speciale della Giuria, andato alla cantante soul-blues Linda Valori.
Oltre alla cerimonia di consegna dei premi, è stato organizzato un evento collaterale. Si tratta della mostra “La bellezza della terra” promossa e organizzata dall’associazione “Gentile Premio”, in collaborazione con il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Le opere di Eros De Finis, Luigi Frappi, Sandro Pazzi e Giulio Santoleri, si potranno ammirare fino al prossimo 10 novembre. Il catalogo, pubblicato in coedizione con l’urbinate “QuattroVenti”, riproduce le immagini delle opere dei quattro artisti esposte nelle gallerie delle Mostre temporanee del museo fabrianese, precedute da un lucido e profondo testo introduttivo di Gualtiero De Santi.
