Attualità

Tanti fans a Precicchie per l’attore Edoardo Leo

Grande partecipazione di pubblico per l'incontro con l'amato interprete romano, reduce dai successi di "Noi e la Giulia", "Perfetti sconosciuti" e "Smetto quando voglio". «Ma raggiungere una certa considerazione per me non è stato semplicissimo», ha rivelato l'attore, che ha dimostrato grande simpatia e disponibilità. La photogallery della serata

L'attore e regista Edoardo Leo premiato al festival del cinema di Precicchie

FABRIANO – Ospite d’onore alla ventunesima edizione del “Premio Cinematografico e Televisivo Castello di Precicchie”, l’attore romano Edoardo Leo ieri sera – sabato 14 ottobre – ha richiamato una folla di appassionati numerosa come poche altre volte in questa manifestazione. A conferma del fatto che sia uno degli attori più affermati e amati del momento, con brillanti esperienze anche da regista, come nel caso di “Noi e la Giulia”, pellicola del 2015 che ha riscosso grande successo e che è stata proiettata proprio ieri sera prima dell’arrivo dell’attore. Che poi, con grande simpatia, ha intrattenuto per circa un’ora i numerosi presenti dialogando con i critici cinematografici Franco Montini e Piero Spila, rispondendo alle domande del pubblico e infine sottoponendosi con grande disponibilità ad una serie infinita di autografi, foto e selfie.

Quella di ieri sera non era la prima volta di Edoardo Leo al festival di Precicchie. Nel 2003, infatti, venne premiato come volto emergente del cinema italiano. Mentre stavolta come attore affermato e di successo. Insomma, ne ha fatta di strada in quattordici anni…

«Ma raggiungere una certa considerazione per me non è stato semplicissimo – ha detto il quarantacinquenne attore romano – e tante sono state le bocciature a cui ho dovuto far fronte: di ammissioni, di progetti, di provini. Ma con testardaggine ho cercato sempre di andare avanti. Ho dovuto attendere i 37, 38 anni per raggiungere un certo successo, sarà per questo che ora lo vivo in modo molto tranquillo. Il regalo più grande è fare un lavoro che mi piace».

Leo ha raccontato ai presenti molti aneddoti e curiosità sulla lavorazione di film di successo come “Perfetti sconosciuti” e “Noi e la Giulia”, ma anche su “La mossa del pinguino” e “Ti ricordi di me?”, e poi quella che ormai è diventata una saga, “Smetto quando voglio”, «di cui il 30 novembre uscirà il terzo e ultimo film», ha ricordato l’attore.

Il filo rosso che lega tutta questa produzione di commedie italiane con ottimi riscontri al botteghino, è un gruppo affiatato di attori e registi della stessa generazione, che, come ha ricordato lo stesso Leo, «comprende il sottoscritto, Massimiliano Bruno, Rolando Ravello, Luca Genovese, Stefano Fresi, Marco Giallini», il cui stretto rapporto sta dando frutti interessanti.

«Seguo principalmente due criteri nella scelta dei film da fare – ha rivelato Leo: – devono essere film che andrei a vedere; e devono appartenere al filone della commedia di contenuto, non della farsa o della commedia comica. Insomma, potrebbe uscirmi fuori un film brutto, ma non farei mai un film “paraculo”, non darei mai una “sola” al mio pubblico».

Quindi l’attore romano ha ricordato quelli che sono i suoi modelli: «Ettore Scola è il regista da cui ho appreso di più; Gigi Proietti, che spero di omaggiare con un documentario sulla sua carriera; Nino Manfredi, che è stato uno dei miei punti di riferimento; Carlo Verdone, che ha esercitato una certa influenza…».

Edoardo Leo è stato omaggiato dagli organizzatori dell’evento, l’Associazione Castello di Precicchie, e premiato con una targa da Giuseppina Tobaldi in rappresentanza del Comune di Fabriano.