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Tragedia di Sassoferrato: raccolti oltre 5mila euro

I soldi, frutto di una vera e propria gara di solidarietà dei sassoferratesi, sono stati portati ai genitori della bambina deceduta per intossicazione da monossido di carbonio l'11 gennaio scorso e saranno utilizzati, fra le altre cose, per acquistare una nuova stufa a legna

Il salvadanaio per la raccolta fondi

SASSOFERRATO – La solidarietà di Sassoferrato è stata encomiabile. Oltre 5mila euro di fondi raccolti dai sassoferratesi per aiutare la famiglia della bambina di dieci anni che è morta per intossicazione da monossido di carbonio l’11 gennaio scorso. I soldi sono stati portati ai genitori e saranno utilizzati per acquistare una nuova stufa a legna, rifare l’impianto di collegamento ai riscaldamenti, questa volta con tubo esterno, e per i costi sostenuti per il funerale.

La gara di solidarietà a Sassoferrato è partita subito dopo la tragedia che ha colpito la famiglia residente nella frazione di Aspro-Coldellanoce. Iniziativa che ha immediatamente trovato aiuto e sostegno da parte di tutta la città con il posizionamento di salvadanai per raccogliere le offerte al Bar Sottosopra, Bar del Castello, Bar Pub Pispy, edicola Il Maestro, supermercati Tigre, Sigma, Hurrà, Coal, Bar Bartolucci, il Baretto, la Cricca Monterosso, Non solo Bimbi, Michele Agostinelli calzatura, Foto ottica Ciocci, Bar Picnic Colleponi, Bar Cristallini.

«In memoria della piccola, vi invitiamo a donare quanto vi sentite per aiutare la famiglia in questo momento di dolore. Un piccolo gesto di una comunità per far sentire un po’ meno soli la mamma, il babbo e il fratellino in questo momento di infinita solitudine», il messaggio che invitava alle donazioni e che ha portato a raccogliere oltre 5mila euro.

«I soldi sono stati già consegnati alla famiglia», evidenzia uno degli organizzatori. «Stanno cercando di riprendere una sorta di normalità difficile, però. Devono attendere che la stufa sia dissequestrata per poterla sostituire con una nuova e rifare l’impianto, questa volta con tubatura esterna. In più, hanno già installato i sensori per il rilevamento di eventuale presenza di monossido di carbonio in casa».

Dunque, quegli accorgimenti che dovrebbero essere obbligatori per evitare tragedie simili che hanno sconvolto la vita di una brava famiglia, amata e benvoluta da tutti a Sassoferrato.