FABRIANO – Identificati tre truffatori online. Alcuni fabrianesi fra le vittime. La loro denuncia è stata raccolta dagli agenti del commissariato di Polizia di Fabriano, agli ordini del commissario Capo Sandro Tommasi, che hanno prontamente avviato le indagini.
Nel corso degli ultimi anni con il proliferare di siti specifici, sempre più residenti a Fabriano sono allettati dalla voglia di risparmiare e, nel contempo, accaparrarsi l’offerta migliore. Ma a volte, il rischio truffa online è dietro l’angolo. E questo si è puntualmente verificato.
Il modus operandi delle truffe era semplice ed efficace. Prima si posta l’inserzione sui siti online specializzati in offerte di vendita di oggetti a buon prezzo. Poi, la fase dei contatti fra acquirente e venditore. Quindi, la richiesta di versamento della caparra e/o dell’intero importo. E quindi, l’invito a concludere l’affare fornendo indirizzi di luoghi inesistenti.
Questo iter è stato seguito, alla lettera, da un fabrianese 36enne che è rimasto ingolosito da un potenziale acquisto di un mini escavatore. Gli è stato chiesto di versare una caparra pari a 500 euro. E, quindi, si è recato nel vicentino per ritirare il mezzo. Ma, giunto sul posto, si è trovato di fronte un edificio in stato di abbandono.
Un altro caso ha visto come protagonista un giovane residente nel fabrianese che ha versato la caparra di 500 euro per l’acquisto di quattro cerchi in lega per un’autovettura sportiva. Purtroppo per il giovane, al suo domicilio, la merce non è mai arrivata.
Un altro giovane fabrianese voleva realizzare il sogno di una vita acquistando un I-Pad senza dissanguarsi a livello economico. Dopo una serie di trattative, si è accordato con il venditore per 400 euro, prontamente versate su un conto bancario. Ovviamente, denaro ritirato, venditore dileguatosi e I-Pad mai arrivato.
Tutti e tre hanno presentato regolare denuncia e l’acume investigativo della Polizia fabrianese ha permesso di sgominare la banda. Si tratta di tre soggetti italiani, residenti in Regioni diverse, che hanno già precedenti specifici, e che ora dovranno rispondere del reato di truffa a seguito del loro deferimento alle competenti Autorità giudiziarie.