FABRIANO – Ufficiali gli ulteriori sei mesi di cassa integrazione per i lavoratori della Indelfab di Fabriano. Questa mattina 22 ottobre, in modalità remoto, si è svolto l’esame congiunto per l’azienda in fallimento, conclusosi con la sottoscrizione del verbale necessario ad ottenere ulteriori 6 mesi di cassa integrazione per cessazione di attività. Oltre al Ministero del lavoro e alle Organizzazioni sindacali territoriali, erano presenti il Mise, le Regioni di Marche ed Umbria e i curatori fallimentari.
La sottoscrizione del verbale è in piena coerenza con gli impegni che erano stati assunti negli incontri precedenti e viene quindi ribadita la complessità e la strategicità di questa vertenza, per cui tutti le Istituzioni presenti si sono impegnate ad attivare tutti i percorsi, su sollecitazione sindacale, per la tutela del patrimonio industriale che la Indelfab rappresenta sui territorio coinvolti, per preservare le professionalità e per la salvaguardia occupazionale, in aree già colpite pesantemente da un lungo periodo di crisi. «Sarà quindi necessario continuare con i piani di politiche attive ed individuare anche strumenti di supporto ad investimenti che potrebbero agevolare anche più progetti di reindustrializzazione», ribadiscono in una nota congiunta le segreterie territoriali di Fim-Fiom-Uilm Ancona-Perugia.
I dati
Dopo questo esame congiunto e a seguito della revoca della procedura di mobilità alla Indelfab di Fabriano, ex JP Industries, per i 513 lavoratori – 258 a Fabriano, stabilimento di Santa Maria: 234 operai e 24 impiegati, e 255 in Umbria, stabilimento di Gaifana: 246 operai e 9 impiegati – si ha la certezza che potranno usufruire del periodo di cassa integrazione per cessazione, ammortizzatore sociale che scadrà il prossimo 15 novembre, e successivamente altri sei mesi del medesimo ammortizzatore sociale, quindi maggio 2022.
«Adesso è giunto il momento di riattivare in confronto in maniera serrata, necessario per creare i presupposti per un progetto di tutela del patrimonio industriale e di rilancio della Indelfab e di tutto il territorio, dentro una crisi che ha avuto ricadute pesantissime sul fabrianese, ma di rilevanza regionale», ribadiscono le parti sociali.