Cultura

Un convegno sull’Icona di San Demetrio

Venerdì prossimo gli esperti a Sassoferrato parleranno di questa preziosa opera d'arte bizantina del XIV secolo gelosamente custodita in città da sei secoli nella raccolta perottiana del museo civico sentinate

L'Icona di San Demetrio custodita a Sassoferrato

SASSOFERRATO – L’Icona di San Demetrio è il “gioiello” più prezioso del patrimonio artistico della città di Sassoferrato. Si tratta di una minuscola opera d’arte bizantina realizzata sul finire del XIV Secolo. L’icona, mosaico su supporto ligneo rivestito in lamina d’argento sbalzato e dorato, raffigurante San Demetrio in veste di guerriero, appartiene alla prestigiosa Raccolta Perottiana di reliquiari bizantini, custodita nel museo civico di Sassoferrato. Raccolta che prende il nome da Niccolò Perotti (1430-1480), alto prelato della Curia pontificia e insigne umanista.

Per approfondire la conoscenza su questa splendida opera d’arte è stato organizzato un convegno dal titolo Intorno all’Icona di San Demetrio – Un viaggio da Bisanzio a Sassoferrato”, che si terrà venerdì 7 aprile, alle ore 15, nella sala convegni di Palazzo Oliva di Sassoferrato.
L’interessante iniziativa culturale, che avrebbe dovuto svolgersi lo scorso 28 ottobre, poi rinviata a causa degli eventi sismici di quel periodo, è stata promossa dall’associazione “ComunicArte” di Senigallia, con il patrocinio del Comune di Sassoferrato e del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Urbino “Carlo Bo” e con la collaborazione dell’associazione “Salviamo il romanico” di Ancona, di Aiscom (Associazione Italiana per lo studio e la conservazione del mosaico) e del locale Gruppo Archeologico Appennino Umbro Marchigiano.

All’iniziativa prenderanno parte, in qualità di relatori, alcune autorevoli personalità in ambito culturale: Andrea Paribeni (Università di Urbino), Gabriele Barucca (Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche), Giorgio Vespignani, (Università di Bologna), Silvia Pedone (Sapienza Università di Roma) ed Emanuela Giammarioni (Gruppo Archeologico Appennino Umbro Marchigiano).

Il convegno, aperto al pubblico, sarà introdotto dai saluti del sindaco di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli, del presidente di “ComunicArte”, Marco Pettinari, del presidente di “Salviamo il Romanico”, Mattia Morbidoni e dell’onorevole Irene Manzi, segretaria della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati.

Realizzata a Costantinopoli, l’Icona di San Demetrio venne portata in Italia nel 1438 dal cardinale Bessarione in occasione del Concilio di Ferrara. Fu proprio lo stesso cardinale a donarla al suo segretario, l’umanista sassoferratese Perotti, il quale inserì questo prezioso mosaico nella sua collezione di reliquie bizantine e fiamminghe che la città sentinate ha saputo conservare per sei secoli con amorevole cura.

A testimonianza del suo altissimo valore storico-artistico, l’icona è stata esposta negli ultimi tredici anni in alcuni eventi di rilevanza internazionale: dal 15 marzo al 4 luglio 2004 al Metropolitan Museum of Art di New York, in occasione della mostra dal titolo “Bisanzio: La fede e il potere (1261-1557)”; dal 24 ottobre al 28 novembre 2005 nella basilica di Salonicco (Grecia), che porta il nome del santo, per il 1700° anniversario del martirio di San Demetrio, patrono della città ellenica. L’ultimo tour dell’opera d’arte sassoferratese è avvenuto ancora negli Usa, precisamente a Cleveland dal 17 ottobre 2010 al 17 gennaio 2011 e a Baltimora dal 13 febbraio al 15 maggio del 2011 in occasione della mostra “Treasures of Heaven: Saint, Relics and Devotion in Medieval Europe” (“Tesori del Paradiso: Santi, Reliquie e Devozione nell’Europa Medievale”).

Al termine del convegno i partecipanti potranno visitare gratuitamente la Sala Perottiana del museo civico dove l’icona è conservata.