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Valtreara di Genga, i cinque pozzi privati non sono stati contaminati dal cromo esavalente

«Un sospiro di sollievo», il commento del primo cittadino gengarino, Giuseppe Medardoni. Intanto, le indagini vanno avanti per verificare se vi siano altri fusti interrati. A breve, potrebbe essere chiesto il dissequestro dell'area interessata

I contenitori metallici con Cromo esavalente

GENGA – I pozzi privati non sono stati contaminati con cromo esavalente a Valtreara di Genga, lungo il cantiere fermo della SS 76. «Un sospiro di sollievo», il commento del primo cittadino gengarino, Giuseppe Medardoni.

Nei giorni scorsi sono arrivate le analisi dell’acqua, precauzionalmente dichiarata non potabile dall’Amministrazione comunale di Genga, dei cinque pozzi privati situati non lontano dalla zona sequestrata dai carabinieri forestali in quanto sono stati ritrovati sei fusti contenente la pericolosa sostanza tossica. Una buona notizia per tutti i residenti, visto che il cromo esavalente non avrebbe raggiunto le falde acquifere. Le ultime analisi effettuate, quelle sui pozzi privati, hanno dato esito negativo come per l’acqua pubblica.

Intanto, il piano di caratterizzazione, cioè l’iter tecnico-amministrativo per la valutazione dei fenomeni di contaminazione di un sito potenzialmente inquinato, così come richiesto dall’Arpam ad Astaldi, è stato avviato recentemente. A breve i forestali chiederanno il dissequestro della zona, dopo che nell’aprile scorso furono ritrovati i fusti. Prima cinque, e poi un sesto fusto contenente tracce di cromo esavalente adagiato in una vecchia vasca da bagno poi interrata per un metro e mezzo e vicino alcuni sacchetti di plastica con la stessa sostanza che ha trasformato questo pezzo di terra una discarica a tutti gli effetti.

È stato aperto un fascicolo contro ignoti per smaltimento illecito di rifiuti tossici da parte della Procura di Ancona. È, quindi, emerso che i colpevoli resteranno impuniti perché il reato è ormai caduto in prescrizione visto che l’azienda del comprensorio che avrebbe commesso il fatto non lavora da tempo e i fatti contestati sono accaduti negli anni ’70, quasi 50 anni fa, durante i lavori di costruzione delle gallerie monotubo che hanno unito Fabriano a Serra San Quirico. Si spera, adesso, di avere il dissequestro dell’area di Valtreara di Genga almeno per gennaio 2019. Nella speranza, anche, di poter tornare a lavorare nella zona per il proseguimento del progetto Quadrilatero.