Attualità

Vertenza Elica: dal Governo ci si attende di più dall’azienda, ma anche dai sindacati

Dei 409 esuberi, al momento 75 sarebbero ricollocati. «Rimarrebbero a casa più di 200 famiglie, numeri troppo grandi. I sindacati non interrompano le trattative». Ecco le parole della viceministra Todde e della sottosegretaria Accoto

Un momento del presidio a Roma

FABRIANO – Non erano solo i sindacati e i lavoratori, ma anche il Governo ad aspettarsi di più da Elica. E anche dalle parti sociali. Questo il sentire comune delle due esponenti del Movimento 5 Stelle, la viceministra al Mise con delega alle crisi industriali, Alessandra Todde, e la sottosegretaria al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Rossella Accoto.

Vertenza Elica, le parole della viceministra Todde

«Il piano industriale proposto dall’azienda costituisce un passo avanti rispetto a quanto proposto negli scorsi mesi, ma è chiaro che bisogna ancora lavorare concretamente per migliorare le prospettive, anche con l’utilizzo degli strumenti del Mise – il pensiero della Todde -. Sono state presentate alcune modifiche al piano industriale, aperture che però sono ancora insufficienti nonostante testimonino la buona volontà del management aziendale. Mi auguro che i sindacati non vogliano interrompere definitivamente le trattative, proseguendo nell’interlocuzione. È necessario che l’azienda comprenda la necessità di rassicurare le parti in merito alla volontà di reinvestire nel territorio, tema che ieri i sindacati non hanno percepito appieno, considerando i sacrifici richiesti ai lavoratori per la ristrutturazione. Il Mise continuerà il suo ruolo di mediatore perché, come sempre abbiamo ribadito, il dialogo e la concertazione sono gli unici strumenti per arrivare ad una soluzione condivisa e positiva della vertenza».

Le parole della sottosegretaria Accoto

«Sono passati quasi quattro mesi da quando, a fine giugno, l’azienda Elica ha sospeso il proprio piano industriale per una revisione auspicata da tutti – ha affermato Rossella Accoto, Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali -. Quattro mesi nei quali si attendevano correttivi da parte della multinazionale che potessero permettere il riassorbimento della maggior parte dei 409 esuberi previsti nel settore Cooking. Sono state presentate alcune modifiche al piano industriale; aperture che però sono ancora insufficienti nonostante testimonino la buona volontà del management aziendale. Prevedere il recupero di 20 operai dall’allocazione di alcuni modelli di vertical, di altre 15 persone dall’internalizzazione di una lavorazione e sperare di salvarne altre 40 auspicando una generica crescita di Elica e il lancio di nuovi prodotti ancora non pianificati, per un totale di 75 dipendenti, è ancora poco. Rimarrebbero a casa più di duecento famiglie, numeri troppo grandi. Auspico che i sindacati non vogliano interrompere le trattative e proseguano nell’interlocuzione che la viceministra Todde sta portando avanti con impegno e dedizione. Il dialogo e la concertazione sono gli unici strumenti per arrivare ad una soluzione positiva».